LAVORO

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Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 
CIA-RDP80S01540R004000010026-4
Release Decision: 
RIFPUB
Original Classification: 
K
Document Page Count: 
24
Document Creation Date: 
December 22, 2016
Document Release Date: 
June 7, 2012
Sequence Number: 
26
Case Number: 
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MISC
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PDF icon CIA-RDP80S01540R004000010026-4.pdf4.27 MB
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Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 mm Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Q mum A SSAI viva e I'attesa per 1'annunciato incontro tra le tre Confederazioni sin- dacali dei lavoratori per di- scutere le modality della lot- ta dei lavoratori nel prossi- mo futuro, per strappare al- Ia Confindustria migliora- menti'salariali.' Su11'argomen- to, l'on. Lizzadri ha reso al- la stampa, it 10 ottobre, im- portanti dichiarazioni, in cui si pone in evidenza Fimpor- tanza e it significato de]l'uni- ta di azione di tutti i lavo- rat9 is,e si confutano le argo- mefetazioni della Confindu- .;stria. C ON FONOGRAMMA del 5 ottobre, diretto al Presi- dente del Consiglio, la Se- greteria della CGIL ha nuo- vamente richiamato Fatten- zione del governo sul grave problema dei licenziamenti nel settore industriale, e in particolare nelle aziende del gruppo IRI-FIM. ?Dopo aver fatto presente che i licenziamenti decisi ag- gravano ]a situazione dram- matica gia esistente, in spe- cial modo a Terni, e'd avere espresso it suo profondo ram- marico per it fatto the it governo non ha accolto le richieste avanzate da tutte le Confederazioni dei lavo- ratori di sospendere i licen- ziamenti e di elaborare un piano di sviluppo della pro-' duzione industriale, )a Segre- teria della CGIL ha sollecita- to un eltro incontro dei rap-' presentanti delle organizza- zioni sindacali con Yon. Pel- Ia al fine di adottare le ne- cessarie soluzioni costruttive che si impongono. P RESA CONOSCENZA del testo delta proposta di Leg- ge sully a Disciplina dei rap- porti di lavoro a presentata dal]'on. Pastore, a constatatd che essa concorda con it con- tenuto della propbsta di Leg- ge sulla a Efficacia dei con- tratti collettivi di lavoro a, presentata a nome degli on.li Di Vittorio, Santi, ecc., alme- no net ritenere che it pro- blema che con esse si vuole risolvere a estremamente ur- gente e the dove - e puo - essere regolato subito, indi- pendentemente da quello del= to sciopero, 1'on. Di Vittorio ha invitato ]Von. Pastore a di- scutere insieme per cercare di eliminare i contrasti che dividono le. due Confedera- zioni sulla questione, dichia- randosi disposto anche a riti- rare ]a propria proposta di legge e a presentarne una nuova concordata, o - me- glio - proponendo di pre- sentare un'unica proposta con le firme abbinate, in modo che possa essere rapidamente discussa ed approvata dal Parlamento. s s s L A SEGRETERIA della CGIL ha inviato ella Ca- mera del Lavoro di La Spe- zia e al Sindacato Ferrovieri Italiani un telegramma per esprimere it cordoglio dei la- voratori organizzati nella Confederazione del Lavoro per Is grave sciagura ferro- viaria di Pontremoli, nella quale hanno trovato Is mor- te 7 ferrovieri. La Segreteria Confederale ha inoltre solle- citato l'apertura di una rigo- rosa inchiesta per l'accerta- mento delle responsabilita. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 lettere al direttore La "'Vacuum? e i monopoli petroliferi stranieri Caro Lavoro, la Vacuum vuole chiudere 11 deposito che ha a Vado a mettere Sul lastrico i lavoratori the vi sono impiegati. E' un deposito the ha cinquant'anni di vita, che a stato modernamente attrezzato dopo quest'ultima guerra e che potreb- be proseguire attivamente it lavoro. Ma ora-gli alti dirigenti americani. hanno deciso di chiuderlo. Essf sostengono che, cessando l'attivitil ora svolta a Vado, la Vacuum potrebbe a guadagnare di p1u. n. E, per essi. guadagnare di pia a tutto quanto puo importare. Trattasi di una mentalitii the a comune alle societd pe- trolifere ingiesi ed americans che ope- rano in Italia: per loro ]'Italia non e un paese di sfruttamento, come un qualsiasi paese coloniale. E. data la po- sizione del nostro governo, sanno che tutto a loro concesso. che possono fare e disfare a Coro psacimento. La stam.ph dei lavoratori ha spesso riportato. ac- canto at nome delta Socony Vacuifm, quelli delta Esso Standard e delta Shell. Questa mono poll perseguono da anni it eomune.obiettivo di distruggere it con- tratto nazionale di lavoro, dl negare ai lavoratori la possibilsth di farsi difen- dere dai sindacati, di imporre contracts ? individuals e .sindacati aziendali mano- vrati. E le Autorit3, anche in questo campo, st guardano bene dal fare qual- cosa. Siccome peril vi puo essere qual- cuno che puo ritenere che queste azien- de, avendo importati in Italia in que- sto dopoguerra dollars e stertine so- nanti, abbiano dato un benefsco im- pulso alla nostra ripresa economica, giova spendere in proposito due parole di chiarimento. Le societi petrolifere stranere in questione, che ricavano in Italia pro/ills immensi (la Vacuum cir- ca un miliardo e mezzo all'anno a uf- zm.portato in Italia neppure un dollaro od una sterlina. Anzi; esse hanno avu- ti rimessi a nuovo ed ingranditi raffi- nerie a depositi a spese dello Saato ita- liano (in tali condizioni a anche it deposito Vacuum di Vado che si vuole chiudfre) come riparazione dei danni di guerra. E' quindi it contribuente ita- liano che ha tirato fuori i soldi. Dino Piccoli Savona 11 31 ottobre scadono i "casuali" Caro Lavoro, col 31 ottobre prossimo viene a sca- dere la proroga dei diritti easuati otte- nuta dal personate flnanziario dello Sta- to net febbraio scorso. Ora che suc- cederd? Guido Vicario, Roma ' S I pub discutere fin che si vuole sui diritti casuals, sulla loro maggiore o minore equit8, sully loro difendibilita in lines di principio. Ma a un fatto che Is loro abolizione, flno a che non sara Compensata da un miglioramento di carattere generale del trattamento economico delh statali, non pub esse- re accettata. I a finanziari )) npn difen- dono dunque quests diritti come tali: ma d'altra parte 1 60.000 lavoratori del- le Finanze, del Tesoro e della Corte del .Conti non possono ammettere di subire falcidle al Toro attuale potere d'acqui- sto. Per cut, visto che it 31 ottobre i a casual! a vengono a scadere, a visto che nel frattempo it governo si a ben guardato dall'elaborare e dal presents- re I preannunciati progetti di legge per !1 riordinamento del a casuals a e per is risistemazione e 11 miglioraiento delle retribuzioni del pubblici dipen- denti, una sole via rimane aperta: quells dell'ulteriore proroga. E sara be- ne anzl non porre un termine a quests nuova proroga, altrimenti governo e Parlamento verranno a trovarsi, a bre- ve scadenza, nuovamente di fronte a questo problems. A questi principii e ispirato it progetto di legge dl proro- ga presentato dagli on.11 Ceccherini e Vigorelli. I braccianti di Ravenna e la riforma agraria Caro Lavoro, - le tre organizzazioni bracciantiti del- ta, provincia di Ravenna hanno inviato nell'agosto at 'presidente dell'Ente Delta Padano una lettera nella quate, premes- sa to gravit3 delta situazione che si produrrebbe net comune di Ravenna con it frazionamento.del terreni espropriati sui quell non sono state eseguite le opere di trasformazione, si chiede che per la prossima annata agraria i terre- ni in parola vengano gestiti dell'Ente e coltivati a compartecipazione. Questa iniziativa a stata commentate dai si- gnori Camillo Garavini, esponente sa- ragattlano ravennate, a Giuseppe An- dalo, dirigente delta Confagricoltura (rispettivamente sul Giornale dell'Emi- lia e su 24 Ore), ed P. stata travisata. tanto da giungere ella conclusion che i (( braccianti sono contro la Riforma )) e che megiio sarebbe stato intervenire a suo tempo per ottenere to esclusione del comune di Ravenna dall'applicazio- ne delta Legge stralcio. In reatth,? to richiesta avanzata all'Ente da tutte le tre organizzazioni sindacali dimostra che c'e da parte dell'U.I.L. e delta C.I.S.L. it riconoscimento, anche se tar- divo, delta insufcienza delta legge e del pericoli che essa comporta se appti- cata in un det.erm.inato modo. E' finite la campagna elettorale e cio che Teri at sbandierava come la vera riforma, oggi ritorna, sopratutto per merito dei la- voratori, nee suo] giusti limits. Quelle posizioni, Pero, non. Sono mas state delta Confederterra. -Si rileggano i signori Garavini e Andald i nostri do- cuments a questo prroposito. Fin dal Primo momento abbiamo denunciato to incostituzionalith delta legge e it facto che I'appoderamento aarebbe creato nra- vi condizioni'di disagio per la categoric e per l'agricoitura. D'attra parte questa costatazione non ci ha mas portato a dire che i lavoratori debbano rinuncia- re ally legge stratcio la quale; con tutte le sue manchevolezze, rappresenta pur sempre una breccia nelta grande pro- prietd terriera ed 8 stata,dagli stessi lavoratori conquistata. Abbiamo detto Caro Lavoro, ho sentito parlare di interferenze del potere esecutivo netle question inter- ne delta Federcaccia. Mi puoi dire di cosa si tratta e che cosa possono fare i cacciatori per impedire che cad av- venga? Bruno Scalise Pisa I a Federazione sportiva della caccia -' a effettivamente minacciata da al- cuni pericoli. Si parts di inviare un Commissario governativo, di sciogliere gli organs democraticamente eletti dal- l'Assemblea nazionale, di limitare Is sua autonomia, ecc. L'appiglio a questi provvedimenti an- tidemocratic] sarebbe dato dal fatto che it T.U. delle Leggi sulla caccia, vo- tato dal fascismo e mat abrogato, sta- bilisce all'art. 87 che Is nomina del Presidente dells Federcaccia a demands- ta al segretario dell'ex partito fascists. In una reunion di Consiglio, svol- tasi net luglio scorso a Roma, it Pre- sidente, presentava un testo di modi- flea all'art. 87, al quale si tents di to- gliere Is quality di organl delta Fede- razione alle sezioni' comunall, provin- ciali e ai rappresentanti regional!: pro- pone una continua interferenza del po- tere esecutivo sul complesso sportivo provocando 11 Cro11o quasi totale del- l'ordinamento' statutario; contraddice ails legge fondamentale del CONI al cui art. 8 Si dice che I President! Bel- le Federazioni sportive vengono eletti dai rispettivi.complessi sportivi. La co- dhe la Legge poteva e doveva Cssere nsi- gliorata e denwcratizzata a"? ':ors,) stes- so delta sua applieazione is abbianeo an- che indicato come: l'abbandono dcl- Z'appoderamento a ii m.anten.iniento-del- Z'unit4 aziendale attrauerso l'assegna- zione di quote ai lavoratori, cbe attual- mente la lavorano per arrivare, silly base delta votontarietd, a izna conduzio- ne associata di carattere aziendale. La richiesta che l'Ente gestisca in. compartecipazione it terreno espropria- to e non ancora assegnato, in attesa che siano eseguite le opere di trasfor- mazione, altro non a ch.e to continua- zione delta nostra politica, poichi, per questa via not ci proponiam.o net torso di quest'anno di rafforzare tra i lavo- ratori delle aziende espropriate 1'az4one unitaria per l'assegnaztone a tutti, im.- ponendo trasformazioni fondiarie orien- tate at mantenimento dell'unitd azien- dale. Doro Francesconi segretario della Confederterra di Ravenna 11 maresciallo censura i disegni degli scolari Caro Lavoro, - un grave sorpruso, che ha indigna- to i ferraresi, a stato consumato dal marescialto del carabinieri di Coppa- ro. Questi, improvvisatosi a censore a, ha fatto togliere da una mostra pro- vinciate d'arte esposta a Copparo, due disegni eseguiti da seolari ed un qua- dro. Qual'era it contenuto delta opere? I disegni raffiguravano it a sogno di un carcerato a, che aspera alta lebertd me- diante una evasione dal finestrino del- la celia dopo averne legate le sbarre; it secondo disegno, intitolato a A car- nevale ogni scherzo vale n, ritraeva in tono scherzoso un topo che rincorre un gatto e un ladro che insegue due po- liziotti. Il quadro invece. consisteva in uno o studio di nud.o a. 11 fatto ha su- scitato in tutti gli ambienti artistic], e non, Bella- provincia, commenti vivaci e un profondo senso di sdegno. C. M. Ferrara as a tanto Ph) seria se a vero che sul- le modiflche proposte sono state solle- citati e espressi parer] di site persons- lita vicine ails. Presidenza del Consi- glio del Ministri e si a parlato addirit- tura di un parere del Consiglio di Sta- to. Ally questione, non sembra siano rimasti estranei I dirigenti dell'Ente Produttivo Selvaggina, (3000 riservisti su circa 750 mils cacciatori ), I quail rivendicano una loro partecipazione al- Is direzione delta Federcaccia ed she sue organizzazioni periferiche. Sulle proposte non a avvenuta una discussio- ne negli organi direttivi delle sezioni cacciatori, non vi a stato un dibattito try gli Interessati. La difesa dei prin- cipi democratic] e dell'autonomia dells Feder'caccia a state press dai regional! toscani e lombard! con una seria e fon- data proposta ally quale aderivano, poi, anche I regional! del Lazio a-delta Pu- glia. Per Is conoscenza di quests pro- posts rimandlamo alla rivista democra- tica delta caccia pubblicata a Milano, Via Boccacio, 27-, dal titolo a It caccia- tore ital.iano ? n. 17 del 10 settem- bre 1953. Alto stato attuale Belle Bose i caccia- tori debbono fare attenzione ad alcu- ni pericoli. Ammesso che tutti I mem- bri delta commissione e poi del CND, Si trovino d'accordo con i criteri prin- cipals di modiflca proposti e sostenuti Sal reglonall toscano, Lombardo, lazia- le e pugliese, vi a da superare i'accet- tazione delle proposte definitive da par- te del Ministero dell'Agricoltura e. Fo- reste, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal CON!. Mentre con ! dl- rigenti del CONI Is cosa pub presen- tare solo certe difficolth, da rparte del ministers a da prevedere una certa - e forse ostinata - opposizione. Da qua 1'esigenza di sostenere, popolarizzando- la, Is posizione assunta dai regional! indicati a cab con ogni mezzo lecito e legale. Occorre, poi, fare In ?modo che it pro- blema legisiativo non resti it solo pro- biema dell'attivita delta Federazione e Belle sezioni. I cacciatori sono interes- sati a portare aaantl le question! rela- tive ally riorganizzazione delle reserve di caccia, quali Is dlscipiina dells-sor- veglianza, to sviluppo del ripopolamen- to, impedire he discriminaziont nella concessions Belle licenze, diminuire Is concessione flseale, ecc. I sindacati unitari sono interessati ally migliore soluzione di quests pro- blemi giacche large parte del cacciato- ri ltallani sono lavoratori di tutte le categoric e professioni organizzati sin- dacalmente nella CGIL. A. Puccioni Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO1540R004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Ospitando it III Congresso Sindacale Mondiale, la Vienna del Danubio blu e dei vazer di Strauss ha cambiato volto : 750 delegati di lavoratori di tutti i paesi, di tutte le idee e di tutte le razze ne hanno fatto la capitale del mondo del lavoro. r3 t sala del Konzerthaus, dove hanno luogo i lavori del Congresso. L'addobbo a sobrio, ma di grande sug gestione, col verde delle piante e it rosso dei tendaggi. DAL NOSTRO DIRETTORE quale hanno pagato un si grande prezzo. Il giornalista scrisse attentamen- te sul taccuino, mormord: - Thank you - e it giorno dopo dette alle stampe 1'intervista, una delle tante di quel fecondo ottobre parigino, the apparve in un opuscolo celebrativo della fondazione della F.S.M. Oggi, a otto anni di distanza quel- le parole del dirigente scissionista sembrano acquistare, a rileggerle sui vecchi fogli ingialliti, qui nella sala del Konzerthaus fra i delegati di un centinaio di milioni di lavoratori di tutto it mondo al III Congresso Sin- dacale Mondiale, un sapore nuovo. E' vero, it terzo congresso sindacale mondiale prova oggi proprio quello the it sindacalista americano della scissione aveva affermato e poi cer- cato di confutare egli stesso nel ten- tativo, da quattro anni in atto, di scavare un solco invalicabile tra i lavoratori di tutti i paesi. Questo Congresso dimostra veramente the quella comunanza di interessi e di aspirazioni the Carey stesso allora riconobbe essere alla base di ogni attivita dei lavoratori e un dato di fatto the nessuna differenza artifi- ciale, nessuna divisione pud modifi- care. Il fatto the it Congresso si svolga in un periodo di grandi lotte e movimenti unitari dei lavoratori di un numero crescente di paesi, dalla Francia e dall'Italia al Brasile e alla Costarica, dal Guatemala a Ceylon, all'India, alla Gran Breta- gna stessa, prova the queste aspira- zioni e interessi comuni vanno nella direzione dell'unita sindacale inter- nazionale irressistibilmente, e gli- scissionisti di tutto it mondo non possono deviarle. Per questo Vienna in questi gior- ni e diventata veramente la capita- le del mondo del lavoro, e tutti i lavoratori di tutti i paesi e di tutte le-idee sono-veramente e concreta- mente rappresentati dai 750 dele- gati the affollano il. Konzerthaus. La Vienna del Danubio blu e dei valzer di Strauss ha rivelato un volto nuo- vo, e l'atmosfera stanca e cosmopo- lita the gil americani e gli inglesi vi alimentano artificialmente si e animata di un ampio respiro inter- nazionalista the viene da quei dele- gati operai e contadini di tutte le nazionalita the attraversano ogni mattina e ogni sera it Ring e, ma- gari con qualche baraccano del- 1'Africa del Nord, con i fez iraniani o con le distinte divise bleu dei cinesi su pelle Blanca, nera o gialla, intri- dono di vivaci note di colore la gri- gia calma della citta. I viennesi stessi ne sono orgogliosi, considerano un ridonoscimento delle loro tradi- zioni di lotte operaie it fatto the la loro citta sia stata designata ad acco- gliere i rappresentanti dei lavoratori di tutto it mondo. Ti ricordano con piacere the fin dall'ottobre del 1848 i lavoratori austriaci lottarono contro la repressione scatenata dall'ondata rivoluzionaria dei popoli e the ally fine del secolo diciannovesimo fu- rono proprio i lavoratori austriaci i primi ad applicare la decisione Bella Internazionale operaia di celebrare it Primo di Maggio con to sciopern. (Segue alle pagine 4 e F) Vienna, ottobre. 8 ottobre del 1945, otto an- ni fa, in un corridoio del Palazzo di Chaillot, al ter- mine della Conferenza sin- dacale mondiale the dette .ta alla grande organizzazione in- ,rnazionale unitaria dei lavoratori, a giornalista preveggente rivolse mister Carey. segretario . della -ande centrale sindacale america- a, it C.I.O. una domanda interes- mte. - Credete voi, mister Carey iiese it giornalista - the l'unita A lavoratori sara durevole? Mister Carey rispose prontamen- stirando i muscoli del viso in un ?,rgo sorriso stereotipato: Si certamente, ne sono persua- I lavoratori del mondo hanno >pirazioni comuni e non permet- !ranno the differenze artificiali pos- ino distruggere una unity per ]a Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 11 francese Louis Saillant, Segretario generale della F.S.M., mentre pronuncia it suo rapporto al primo panto dell'ordlne del giorno al Congresso di Vienna. L'on. Giuseppe Di Vittorio, al tavolo della presidenza, ha aperto i lavori del Congresso ed ha poi tenuto la relazione at secondo panto dell'ordine del giorno. L'on. Fernando Santi, Segretario delta CGIL, fa it sue ingresso nella Sala del Congresso, insieme ad alcuni delegati italiani, presents numerosi a Vienna. Nella sofa India esistoni 50 milioni di senza lavor, Cid che dicono i viennesi a vero. E' anche a questa Vienna popolare rivo- luzionaria che oggi guardano i lavo- ratori di tutto it mondo, e non solo i lavoratori. E' , in questo Congresso. infatti che i rappresentanti di 100 paesi faranno it bilancio di quattro anni di lotte sindacali e prenderanno le decisioni necessarie per sviluppare l'azione unitaria dei lavoratori di tutto ii mondo. Il bilancio a finora risultato posi- tivo. Dall'estate del 1945 ad oggi la Federazione sindacale mondiale ha accresciuto it numero dei paesi e dei lavoratori aderenti, ha aumentato it suo prestigio con it successo della sua attivita di orientamento e di di- rezione delle centrals nazionali, ha rafforzato to spirito unitario fra i suoi organizzati e fra gli stessi la- voratori aderenti alle organizzazioni scissioniste. E con questa forza e questo prestigio affronta, oggi la si- tuazione sociale ed economica del mondo e i suoi gravi problemi. 'La Federazione sindacale mondia- le, fin dal rapporto iniziale del suo segretario generale Luis Saillant esui compiti dei sindacat per iI raffor- zamento dell'unity d'azione dei lavo- ratori nella l6tta per it miglioramen- to del livello di vita e per la difesa delta pace a, in verita ha affrontato la situazione politica mondiale con coraggiosa chiarezza. Siamo in un momento in cui peggiorano di giorno in giorno le condizioni sociali ed eco- nomiche di tutti i paesi capitalistici, dipendenti, coloniali e semicoloniali, Sono ormai dileguate le grandi spe- ranze accese nel dopoguerra, quando it grande slancio unitario dei popoli aveva create una situazione nuova, aveva portato i lavoratori ad avere responsatiilita di governo in alcuni paesi, aveva portato la FSM a parte- cipare attivamente ai lavori delle Nazioni Unite e aperto la strada ver- so una politica di collaborazione in- ternazionale. Oggi tutte le contrad- dizioni della society capitalistica si sono acutizzate. Il mercato mondiale e state scisso in due, si a accentuate to squilibrio tra la capacity dei popo- li lavoratori di produrre e quella di consumare, tra lo sviluppo della in- dustria e quello dell'agricoltura, mentre proprio su questa base si sono rafforzati e concentrati i grandi monopoli. Oggi it costo della vita a aumen- tato in tutti i paesi capitalistici, sono salite le tasse e le imposte usuraie, la disoccupazione a cresciuta di de- cine di milioni di units, mentre lo sfruttamento ha raggiunto punte sen- za precedenti. Come ha ricordato Saillant, citando un rapporto del Se- gretariato dell'ONU, a piu della meta della popolazione del mondo conti- nua a vivere in condizioni che non le assicurano, ne una protezione suf- ficiente contro le malattie, ne it re- gime alimentare che a necessario alla salute umana, ne una casa ri- spondente ai bisogni elementari del- l'uomo, ne l'istruzione indispensabile al miglioramento delle condizioni di vita e di progresso sociale, ne, infine, condizioni di lavoro che siano pro- duttive dal punto di vista tecnico. profittevoli dal punto di vista econo- mice e soddisfacenti dal punto di vista sociale a.= E tutto cio mentre queste condizioni di vita e di lavoro sono pagate a una imposta crescente del sangue dei lavoratori. Per citare una Bola cifra fra tutte, in Belgio - come in molti altri paesi capitali- stici - it numero attuale degli omi- cidi bianchi nelle miniere a superic al numero degli stessi minatori. N lo stesso tempo, naturalmente, i p: fitti sono andati, come si dice tutti i paesi del mondo , alle stet Nei soli Stati Uniti, dai sei miliai di dollari del 1939 sono passati al sopra dei 40; e non accennano a minuire. I salari, come avviene trettanto naturalmente nella SOCie capitalistica, quei salari che, cor ha detto Saillant con una fiorita ii magine, it cosidetto aiuto economi dei monopoli americans doveva f crescere come funghi alla frescu mattinale, hanno subito riduzio gravissime, e per 1'aumento del cos della vita e .per it fardello crescen degli orari di lavoro. La crisi ec nomica si a abbattuta in pieno sul spalle dei lavoratori che ne pagan spese. A decine e centinaia di migli lia i lavoratori vanno a raggiunge le file dei senza lavoro. Soltanto p effetto della crisi tessile, negli ultir mesi si sono avuti 150.000 licenzi menti negli Stati Uniti, 128.000 Italia, 100.000 nella Gran Bretagn 30.000 nel Giappone,, 40.000 nel Germania. L'esercito di riserva d capitalismo si a arricchito rapid; mente di nuovi effettivi, di nuoN armate di disperati senza laver Soltanto ins India di 50 milioni, 45 in Indonesia, 'di un milione ne 1'Iran e via dicendo. E' un quadro spaventoso del moi do capitalistico che si' a venuto d, lineando negli interventi al rappo: to di, Saillant, ma a sun quadro cl? bisogna far conoscere a tutto it moi do. Perche le contraddizioni dell society imperialistica sono arrival a produrre incredibili e folli ecce: si, assurdity economiche e degenc razioni nella coscienza di coloro cb regolano ogni lore attivita second la legge del massimo profitto, al c la di ogni considerazione sociale e umana. Che cosa si deve dire, pe esempio, di quegli industrials tessi: giapponesi che noleggiano ragazz di campagna per farle lavorare fin a 14 0 15 ore e che nelle loro fat briche, superando persiho le figura zioni fantastiche dello Chariot d e Tempi moderni ii, hanno applicat. ai lore dipendenti per meglio sfrul tarli i pattini a rotelle per farli spo stare pia rapidamente da un repar to all'altro? Che dire di quei padre ni delle fabbriche di tappeti persia ni nelle quali it 40 % della forza la voro a costituita da bambini? 0 d quei padroni delle zone sottosvilup pate i quali utilizzano, secondo quan to a state denunciato dallo stessi rapporto preliminare dell'ONU sul la situazione esistente nel 1952, bam bini a in tenerissima eta a; dai 5 an ni in su? 0 di quei piantatori indo cinesi che trattengono sui salari de lavoratori indebitati la quota pe7 costruir loro le prigioni? Ma forse, piu caratteristico di tut ti a 1'episodio che ci ha raccontatc un lavoratore sudafricano. Il -mini stro della giustizia dell'Unione sud africana, Stuart, inaugurando la pri ma prigione agricola dello Stato, h;- dichiarato testualmente che cle pri. gioni sono un simbolo di civilta a e Questa prigione - egli ha dichia? rate con commossi accenti - e ui: po' it mio bambino, e altri bambin: dovranno venire come questo. Ess< renderanno preziosi servizi agli a? gricoltori e contribuiranno ad atte- nuare la penuria di mano d'opera indigena... a. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Alcuni rappresentanti delta delegazione francese the a tra le piu numerose. Tut- ti i popoli delta terra sono rappresentati a questo Congresso senza precedenti. Il tavolo delta delegazione coreana. I delegati ascoltano i discorsi the ven- gono immediatamente tradotti in una delle cinque lingue ufficiali del Congresso. Unit~ d'azio.ne in tutu I paesi del MQndQ Subito dopo la costruzione dells prima prigione, infatti, oltre 83.000 lavoratori vennero immediatamente arrestati per lievissimi reati, multe e cos! via. Il valore delle terre cir- costanti - constato it dolce mini- stro della giustizia sudafricano - si accrebbe. Il lavoro compiuto dai pri- gionieri - ha commentato it nostro interlocutore - e pagato infatti con la miserabile somma di 1 scellino e otto pence... E si potrebbe continuare col dire the sui sei milioni di casi di r_ecita e dei milioni di casi di sordita cro- nica, la miseria e la fame hanno avuto la responsabilita determinan- te, ma non si finirebbe forse di ag- giungere pennellate feroci al quadro impressionante e pazzesco della ci- vilty capitalistica di oggi, anno di grazia 1953. Si pub solo aggiungere - e i de- legati to hanno documentato ampia- mente - the la situazione dei lavo- ratori coinvolge con se la situazione L'ingresso di alcuni delegati asiatici. Sono presenti at Congresso di Vienna 750 delegati in rappresentanza di oltre cento paesi di ogni parte del mondo. di tutti gli strati delle popolazioni. Contadini, commercianti, artigiani, professionisti, tutti risentono delle gravi condizioni di degradazione del- la vita sociale nel mondo capitali- stico, dimostrando praticamente co- me oggi sia inconcepibile uno svi- luppo pacifico e duraturo e un au-, mento apprezzabile del tenore di vi- ta senza l'avanzata defile classi la- voratrici, e la loro lotta contro la politica dei monopoli. Di fronte a questa situazione - ha detto ii Congresso _ le organizza- zioni sindacali di tutti i paesi devo- no contrapporre la maturazione del- la loro coscienza dei problemi di fondo della society e un'azione con- seguente ed unitaria per far andare avanti it movimento sindacale mon- diale ed aprire.una strada nuova. E' a questo punto the comincia la par- te forse piu interessante del Con- gresso, la parte positiva, quella the riguarda da una parte i successi ot- tenuti dai lavoratori nella lotta con- tro la disoccupazione e la. miseria, per ii miglioramento del tenore di vita, per to sviluppo dell'economia e 1'elevamento culturale delle mas- se, e dall'altra le indicazioni genera- li per estendere a tutto it movimen- to sindacale mondiale le esperienze pia positive: ed a qui the risveglie- ry it piu vivo interesse 1'esperienza italiana delle lotte per it Piano del Lavoro, al centro delta relazione del Presidente della FSM e Segretario generale della CGIL, Di Vittorio. E' giunto it momento - tutti i dele- gati ne hanno coscienza - nello svi- luppo del movimento sindacale mon- diale, the i lavoratori contrappon- gano, alla politica dell'imperialismo e dei monopoli, non solo i loro bi- sogni e le loro esigenze piu imme- diate, ma nuove e concrete impo- stazioni dei problemi economici e politici nazionali e internazionali. Cost come. it rafforzamento del movimento operaio internazionale pone oggi nuovi problemi alle forze imperialistiche, cos! la politica dei monopoli impone oggi grandi orga- nizzazioni sindacali unitarie la ne- cessity di far coincidere la difesa immediata del tenore di vita con una presa di coscienza e di posizio- ne di fronte ai problemi piu gene- rali della politica economica dello Stato. Per condurre una tale azione sin- dacale e sviluppare una tale politica, Parma pia forte dei lavoratori - ha sottolineato it Congresso piu am- pio a unitario del movimento ope- raio internazionale - e ancora e sempre l'unitA, quell'unita the sola puo dare un carattere mondiale e universale alla politica delle classi lavoratrici. In questo senso it bilan- cio del Congresso a largamente at- tivo. Esso va dalle esperienze uni- tarie della Francia e dell'Italia a quelle del Guatemala o del Giap- pone. Nel Guatemala e nel Cile e stata realizzata l'unity sindacale or- ganica in una Centrale sindacale u- nica. In India l'unita d'azione a sta- ta realizzata nei grandi stati provin- ciali e si annuncia nelle branche pro- fessionali. In Indonesia l'unita d'a- zione a in corso di realizzazione. De- legati di quattro organizzazioni sin- dacali indonesiane partecipano al congresso e sono ben decise a unire la loro attivity su una base comune. Nell'Africa del nord, e in Tunisia, l'unita d'azione tra le due centrali aderenti alla FSM e alla CISL si concreta in numerose locality ed in- dustrie. La Conferenza dei lavora- tori dei paesi scandinavi ha invita- to la FSM, la CISL e l'internaziona- le sindacale cristiana a condurre in- sieme un'azione per la pace. Dal Giappone organizzazioni non affilia- te ails FSM, domandano alla FSM it suo parere sull'unita delle orga- nizzazioni sindacali di tutti i paesi. Al Congresso dei sindacati scozzesi, la Federazione dei lavoratori della carpenteria metallica ha domandato alle Trade Unions di a considerare it problema dell'unita sindacale au- gurandosi the un incontro possa aver luopo prossimamente tra la CISL e la FSM a. Questa risoluzio- ne fu adottata dal Congresso in rap- presentanza di circa 800.000 lavo- ratori. Si potrebbe continuare ancora. U- na cosa comunque appare chiara fin d'ora, mentre si svolge it Congresso, e cioe the le prospettive unitarie so. no oggi veramente larghe, aperte al- le soluzioni piu avanzate. Per questo Saillant ha chiesto the le decisioni del Congresso facilitino ancora que- ste prese di contatto fra le organiz- zazioni sindacali affiliate alla FSM, alla CISL e all'organizzazione inter- nazionale dei sindacati cristiani, mentre rivolgera un appello ai la- voratori perche rafforzino l'unita d'azione sui luoghi di lavoro: e I governi si incontrano pure fra di loro concludeva Saillant la sua relazione - una volta all'anno alme- no all'ONU. Perche le centrali sin- dacali non dovrebbero incontrarsi anch'esse periodicamente senza the questo metta in causa le loro affilia- zioni internazionali attuali, siano al- la FSM, alla CISL e alla CISC? a. Su quale base la discussione po- trebbe svolgersi in questi incontri? - ha chiesto ancora it segretario u- scente delta FSM - E la risposta e stata chiara e semplice: sulfa base dei bisogni immediati e vitali dei popoli, dei Toro concreti programmi di progresso sociale, del loro deside- rio di pace. Non era forse stato detto fin da otto anni f a, da parte degli stessi di- rigenti sindacali the poi organizza- rono la divisione delle forze dei la- voratori, the e i lavoratori del mon- do hanno aspirazioni ed interessi co- muni e the l'unity non puo essere impedita dalle differenze e dalle di- visioni artificiali a. E allora? Gianni Toti Due delegati a colloquio durante una pausa dei lavori del Congresso. I dele- gati si scambiano a Vienna impressio- ni ed esperienze delle lotte sindacali. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 TORNA'rI AL LAVORO I giornalisti Guido Aristarco e Renzo Ren- zi, condannati dal Tribunals Militare ri- spettivamente a 6 e 7 mesi di reclusione con it beneficio delta condizionale, per it noto articolo ritenuto di a'vilipendio all'esercito ?, hanno ripreso la loro normale attivita di direttore e redattore della rivista a Cinema Nuovo n. Nel tempo di un mese e piu trascorso in car- cere, si a accumulato per loro parecchio lavoro arretrato. Ma si sono accumu- late anche infinite manifestazioni di solidarieta e simpatia verso i due che I'opinione pubblica italiana e tutta la stampa, tranne esciusivamente quella amissinan, hanno ritenuto vittime di un processo anticostituzionale che non ha reso ad essi giustizia. Nella foto: i due cineasti con lettere di solidarieta ricevute. Una delegazione di donne di PROTESTANO PER LA TERNI ? Terni, mogli a madri di quei ]a- voratori che la a Terni n vorreb- be licenziare, a venuta a Roma martedi scorso. In base al mandato ricevuto dalla popolazione di Terni queste donne - it cui viaggio era stato finanziato con sottoscrizioni popolari non solo tra i lavoratori, ma tra commercianti, arti- giani e professionisti ternani - hanno esposto a parlamentari e ai dirigenti delle organizzazioni sindacali e democratiche, it pericolo rappresentato, per la intera citta umbra, dalla attuazione dei 2000 licenziamenti richiesti nelle Ac- ciaierie. Con un gesto inqualificabile la polizia ha fermato, nel torso del viag- gio, numerose donne, seguendo in ogni loro movimento quelle arrivate a Roma. SI ARRAMPICANO SUGLI SPECCHI Abbandonata la tesi allarmistica del pericolo inflazionistico, gli industriali tentano ora di giustificare la propria intransigenza col rimettere in discussione i lavori dell'ormai famosa Commissione tecniea. 11 e argomentazioni e le giu- stificazioni divulgate dalla Confindustria alla stampa mediante una nota ufficiale, a sostegno della propria po- sizione negativa nei confronti del- le rivendicazioni avanzate dai lavoo-- ratori, mi hanno riempito di stupore. Mi rendo conto che, quando una de- terminata posizione poggia su una base instabile, it tentare di arram- picarsi sugli specchi pub apparire un'ancora di salvezza; ma l'audacia ha i suoi limiti e chi eccede nella misura rischia di perdere anche quelle doti di seriety alle quali ogni organizzazione che si rispetti deve tenere. piu che a ogni altra cosa. Abbandonata la tesi allarmistica del pericolo inflazionistico quaiora si aumentasse la possibility di ac- quisto delle retribuzioni mediante un congruo aumento degli stipendi e dei salari - in quanto tale tesi a inat- tuale e zoppicante - si vorrebbe ora giustificare la incomprensibile intransingenza -degli industriali col rimettere avanti le vicende dell'or- mai famosa Commissions prevista dall'accordo del 14 settembre 1952, per 1'esame tecnico del congloba- mento. Francamente debbo confessare che avevo sempre creduto che i dirigenti della Confindustria si considerasse- ro soddisfatti dei lavori della Com- missione, non fosse altro per es- sere riusciti, con cavilli e esaspe- rante lentezza, a far passare oltre un anno dalla data della sua costitu- zione. Non avrei mai irhmaginato che do- pe tutto quelle che i dirigenti della Confindustria hanno scritto e dichia- rato per giustificare it loro intran- singente rifiuto a prendere in consi- derazione le rivenidcazioni dei lavo- ratori, essi riesumassero oggi la que- stione del terzo punto dei lavori del- la Commissione Tecnica. La Confindustria ha evidentemen- te dimenticato che it Mott. Costa, in una sua lettera, ha scritto che it conglobamento date e le difficolta tecniche poste in luce dalla Commis- sione interconfederale e dal quale dovrebbero derivare inapprezzabili vantaggi economici per i lavoratori?, non meriterebbe di essere effettuato per non sottoporre ale aziende ad un processo laborioso di revisione e di riassetto dei loro sistemi sala-. riali ?. Quindi a inutile che si venga an- cora a parlare dei lavori della Com- missione tecnica quando lo stesso Dott. Costa, fin dal 4 agosto dello scorso 'anno li riteneva esauriti. Era tanto perfetto e completo 1'esame compiuto dalla Commissione che egli aveva potuto, secondo i suoi calcoli e le sue tesi, valutare anche I'onere che esso avrebbe comportato. Parlare oggi, da parte della Con- findustria, di Commissione tecnica per esaminare ancora tecnicamente it problema del conglobamento, quando i lavoratori italiani hanno giy suflicientemente dimostrato, at- traverso la lotta, di voler rapidan5en- te realizzare un piu alto tenore di vita, suona come uno scherno, e non pub che rendere sempre piu te- si i rapporti tra i lavoratori e gli industriali. Non a serio nascondere it proprio atteggiamento negativo ed intransi- gente dietro motivi di carattere for- male, quando it punto di contralto e decisamente di materia economi- ca, e quindi -di sostanza. Piu chiara a la posizione quando gli industriali italiani affermano che essi si rifiutano di incontrarsi con i rappresentanti dei lavoratori per esaminare it conglobamento e la normalizzazione delle retribuzioni dei lavoratori dell'industria. Piu cor- retto sarebbe ripetere quanto molto chiaramente ebbe a dire ii dott. Bor- letti, Vicepresidente della Confindu- stria, nella riunione del 3 corr. e cioe che it rhotivo determinante per la presa in considerazione delle riven- dicazioni dei lavoratori era con- dizionato da concessioni governative in materia di esportazioni e di libera- lizzazione degli scambi. E piu linea- re sarebbe anche che i dirigenti.del- ta Confindustria, invece di nascon- dersi dietro argomentazioni del tut- to formali, apertamente dicessero che fino a quando Pon. De Gasperi non manterry le promesse fatte To- ro prima e dopo le elezioni del 7 giugro,. di garantire I'applicazione delle previste leggi antisindacali ed antisciopero, non intendono incon- trarsi con le Organizzazioni sinda- cali per esaminare le rivendicazio- ni da esse poste a nome dei lavora- tori dell'industria. Comunque una cosa a certa; le tergiversazioni e le escogitazioni piu o meno formali non riusciranno ad indebolire ne la raggiunta units di lotta del lavoratori, ne ]a simpatia da cui a circondata, da parte di lar- ghissimi strati la lotta che essi con- ducono. -Martedi 20 ottobre la CGIL la CISL e la UIL invitano nuova- mente i lavoratori dell'industria a scioperare per 24 ore consecutiva- mente. Una nuova grande manife- stazione di forza, un nuovo monito che fart' sentire agli industriali ita- liani ]a volonty che anima la classe lavoratrice di lottare fino al rag- giungimento della vittoria. Le rivendicazioni per le quali la CGIL chiama i lavoratori alla lotta sono ancora quelle che Pon. Di Vit- torio ebbe a presentare alla riunio- ne interconfederale del 3 settembre. E' esatto quanto ha scritto nel 1'Or- ganizzazione industriale it dott. Borletti, presidente della Delega- gazione degli Industriali alla riunio- ne del 3 settembre: ((La CGIL ri- vendica it conglobamento delle voci retributive con tutti gli oneri con- seguenti e che le nuove paghe con- globate vengano aumentate fino a raggiungere per it manovale comune (con gli scatti in piu per le altre qualifiche e categorie) it 50 % della somma segnata in ciascuna provin- cia dal bilancio per it calcolo delle variazioni dell'indennity di contin- genza a. E' ancora esatto che la CGIL so- stiene e ritiene giuste le rivendica- zioni fatte dalle singole categorie per i] rinnovo dei loro contratti na- zionali. Ma non a assolutamente ve- ro quanto it dott. Borletti fa dire al- l'on. Di Vittorio circa la soluzione delle questioni in contrasto. Di Vit- torio affermb, e to riafferma costan- temente, che la soluzione delle que- stioni (conglobamento, .perequazio- ne, contratti nazionali) non dovra comportare la somma degli oneri conseguenti alle tre richieste, ma che, invece, nella risoluzione delle singole rivendicazioni non si pub non tener conto dell'onere comples- sivo che ricadrebbe sugli industriali. Vale a dire, tutto it contrario di quanto it dott. Borletti vorrebbe far- gli sostenere. La " CGIL' non si pone, come vor- rebbe far credere'la Confindustria, fuori -della realty; non ha mai chie- sto per i lavoratori rivendicazioni non sopportabili dalla industria ita- liana. Le rivendicazioni per cui la CGIL chiama i lavoratori dell'indu- stria a lottare, possono essere ac- cettate, in quanto non solo esse so- no un'equa riparazione per quanto non a stato fatto fino ad oggi, in se- guito all'aumento del 'rendimento di , lavoro, ma anche perche aumentare it potere di acquisto delle retribu- zioni dei lavoratori mediante un congruo aumento, vuol dire incre- mentare it mercatd interno, attiviz- zare fiindustria, e dare 1'avvio ad una nuova situazione economica su- scettibile di assorbire al lavoro un grande numero di lavoratori oggi disoccupati. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 i ii 11 XQMI BELLA r11T Cosi sentenziano i "tribunali privati,, del grande monopolio torinese. La condanna e " l icenziamento a vita,,: it lavoratore colpito - perche attivo democratico o anche semplicemente scioperante - non potra essere assunto neppure in altre aziende. Torino. ottobre. Ila periferia di Torino, e net cuore stesso delta citta, sorgono le molte fabbriche delta FIAT. Le circondano interminabili muraglie di mattoni, copra le quali si sovrappon- gono ? incessantementne scritte e cancellature. Gli operai scrivono con la calce, la direzione fa can- cellare con I'intonaco. Le scritte so- no quasi sempre le stesse: s basta col fascismo FIAT a. La FIAT, dunque. dy la propria marca non solo alle automobili, ma anche a] fascismo. Ed it fascismo di marca FIAT sta diventando ancora piu famoso delle sue macchine: per ragioni del tutto opposte, si capi- see, poiche mentre le macchine so- no buone, it suo sistema di trattare le maestranze a semplicemente in- .fame. Al di qua di queue mura the abbiamo, detto, i maggiori dirigenti delta FIAT vorrebbero infatti the gli operai lasciassero non solo la propria dignity, ma anche i loro di- ritti di cittadini delta Repubblica Italiana. Queste parole - per quan- to grave ne sia it significato - van- no prese alla lettera, e to diinostre- remo piu avanti. Queue mura non sono per la FIAT un normale recin- to: sono un confine, sul limitare del quale ii nostro Stato finisce, e ne comincia un altro: it regno delta famiglia Agnelli. . Un regno dispotico it quale, fi- no a ieri, aveva le sue leggi e la sua polizia. Adesso ha compiuto un passo avanti: ha istituito anche u- na a magistratura ?, the inquisisce, processa e sentenzia c in nome del- la FIAT a. Dopo di the si appplica- no le gene, le quali vanno dalla mul- ta alla sospensione (dhe sarebbe un a licenziamento limitato a), at trasferimento (come dire sit con- fino a), fino ad 'arrivare a] a licen- mento a vita a. Colui it quale vie-. ne colpito da questa condanna, non solo perde it posto nello stabilimen- to. ma viene messo praticamente nella impossibility di trovarne - un secondo in altra azienda. La FIAT, infatti, esercita it proprio dispoti- smo sopra tutte le industrie torine- si. da essa dipendenti per ragio- ni diverse. E la vittima del tribu- nale privato delta FIAT sari ine- ,sorabilmente respinta da tali indu- strie. D'altronde, se anche cib non fosse. essendovi a Torino sessanta- mila disoccupati the da anni fan- no la coda per avere un posto, al condannato resterebbero sempre po- che speranze. Questa dei a tribunali privati a e - come s'e detto - l'istituzione piu recerte del professor Vallletta, massimo dirigente delta FIAT e e primo ministro a di tale dispotico e Stato dentro to Stato a. Alla te- Questo a it ? confino ? dove le vittime del tribunale privato della FIAT scontano la condanna. Tale fabbrica di punizione sorge alla periferia di Torino: l'edificio? e nuovo ma in esso vi sono accumulati macchinari arretrati, di maniera the it lavoro divenga una vera sofferenza. Vi sono inviati i membri di C. I., dei C: d. F., attivisti sindacali ecc., senza tenere conto della loro specializzazione. .sta dei tribunali privati c'e una spe- cie di suprema a corte d'inchiesta a, formata dal capo personate, dal ca- po ufficio mano d'opera, dal vice direttore, dal capo servizio di sor- veglianza e dal capo ufficio segrete- ria. I norni di questi signori, e di altri a giudici a, si troveranno nelle cronache delle sette udienze di cui si parla piu avanti. Agli ordini di tale e magistratura a si muove la polizia privata delta FIAT. Essa a composta da agenti in divisa e da agenti s mi- metizzati a: questi ultimi - the po- tremo chiaramente chiamare c spie s - lavorano at fianco degli operai. Esistono anche aspecializzazionu>: ad esempio quella dei a fotografi a, incaricati di riprendere le mae- stranze durante gli scioperi e le manifestazioni. Ancor`a nell.e cro- nache piu avanti, citeremo it caso di due a condannati u, portati da- vanti at tribunate privato, uno in seguito alla ripresa di un film, un altro per la denuncia di una spia. Per avere idea di tutto questo ap- parato poliziesco bastera un dato: ogni 60 dipendenti dellla FIAT esi- ste un agente in divisa. Di quelli LA DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA 11 ((tribunate privato ? della FIAT viola: 1. - l'art: 40 della Costituzione the sancisce la liberty di sciopero; 2. - ]'art. 2 the riconosce i diritti inviolabili dell'uomo. sia come singolo. sia nelle formazioni sociali dove svolge la sua activity; 3. - fart. 3, the dice essere compito della Repubblica it rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale the ? limitano +> di fatto la liberty e I'ugua- glianza dei cittadini; 4. - fart. 41, in quanto esso stabilisce the to svolgimento della iniziativa pri- vata. non puo effettuarsi in contrasto con la liberty e la dignity umana. Inoltre it rc tribunale privato ? delta FIAT rappresenta anche una infra- zione clamorosa: 1. - dell'art. 294 del Codice Penale, essendovi impedimento, con la minaccia. dell'esercizio di un diritto, quale quello dello sciopero, sancito dalla Co- stituzione; 2. - dell'art. 610 (sempre del Codice Penale), the reprime, qualificandole a vio- lenze private)), le offese alle liberty civili: di pensiero, di riunione e di associazione. E' su queste basi the la FIOM ha sporto denuncia contro la FIAT, per cui la Magistratura sta ora sviluppando la dovuta istruttoria. e mimetizzati a, naturalmente, non e stato possibile conoseere it numero. I tribunali privati delta FIAT, se- guono la Toro brava eproceduraa, the e la seguente: gli a imputati a ven- gono scortati fino all's aula a dai poliziotti privati in divisa; e qui it c presidente a con la. sua tragicomi- ca a torte a e it s cancelliere a ver- balizzante -procede all'interrogato- rio. It s presidente ? e contempora- neamente egiudice istruttorea. spub- blico accusatore s e e giudice giudi- cante a. Cosa inauditia - se ci pub ancora esssere qualcosa di inaudito dopo quello the abbiamo detto: - mentre la comune polizia delta Re- pubblica italiana non costringe nes- suno a firmare it verbale, se non to vuole, a11a FIAT basta rifiutare di firmarlo per essere ]icenziati. Ed ancora: mentre in tutti i tribunali del mondo, compresi quelli nazisti, seppure proforma. si concede a]- I'imputato un difensore, davanti al tribunate privato delta FIAT e ad- dirittura considerato come s aggra- vante a chiedere'l'intervento del na- turale avvocato del lavoratore: la Commissione Interna. Dopo qualche giorno dall'udienza si fa conoscere it a verdetto a at lavoratore: quasi sempre esso a rappresentato dalla lettera the annuncia it licenzia- men to. Ci rendiamo conto the i fatti fi- no qui riferiti, possono sembrare incredibili a qualcuno. No diamo percib la prova piu convincente: la cronaca nuda ma straordinariamen- te eloquente di sette s udienze a dei tribunali privati, the hanno s giudi- cato e condannato in nome delta FIAT ? sette lavoratori at licenzia- mento a vita. Crediamo sia impos- sibile trovare in tutta la storia' del lavoro italiano un documento piu mostruoso. Ed ancora: qualcuno, cne viva lontano dal mondo sindacale, potra chiedersi perche la FIAT sia giunta a questo punto. La risposta e contenuta in quattro numeri: la produzione per operaio a passata in questo monopolio, e in meno di tre anni, da Kg. 2,18 all'ora, a Kg. 3,17'. Lo sfruttamento a percib aumentato del 25 percento, e la FIAT ha por- tato i suoi profitti da ottocento mi- lioni all'anno a piu- di cinquemila. Questo a to scopo del fascismo marca FIAT: umiliare it lavoratore e fargli rinunciare, insieme alla umana dignity, ai suoi diritti, primo fra tutti quello di sciopero e di or- ganizzazione sindacale, affinche sopporti to sfruttamento sino in for- do. It fascismo FIAT a forse la peggiore vergogna sociale the af- fligga oggi it nostro Paese: ogni cit- tadino onesto deve insorgere per cancellarla. A. Magliona - A. Gilardi (Continua a Vag, 8 e 9) Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP8OSO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 !1 1 i 1 1 - incroll.bill CrOBICI di 7 Bd18BZ8 1? 11 processo? contro I'operaio NOVARESE GIUSEPPE H n un. giorno della prima decade di settembre, l'o- peraio Novarese, alle ore 9 e 30 del mattino, veniva accompagnato dal proprio capo- squadra all'ufficio del capo offi- Gina. Successivamente sopraggiun- geva un altro individuo che, pre- so irl consegna it Novarese in gruppo con altri cinque operai, li conduceva alla palazzina della Di- rezione. Due sorveglianti in di- visa li introducevano in una anti- camera, da dove, a turno, erano introdotti nell'cc aula? del ?tribu- nale privato > . Allorche venne la volta del No- varese, nell'(c aula ? sedevano i giudici ? : Pittaluga (capo uffi- cio mano d'opera), Istamiglio (ca- po personale), La Penta (della se- greteria direzionale) e Rimini (ca- po servizio vigilanza). L'interro- gatorio ebbe inizio: to conduceva . it Pittaluga. Ii Pittaluga sent! it bisogno di premettere che quanto stava avve- nendo era fatto in K difesa . degli operai ? per assicurare ad . essi > : Gra- ndllo, Margini e Fantone. Si e svolto supergiu come i preceden- ti. Di notevole, questo : avendo subito chiesto 1'operaio di essere assistito, durante it dibattito, dal- la Commissione Interna, ii Mar-' gini ha risposto : - Potremmo anche chiamare la Commissione Interna, ma non lo facciamo! Giunti al momento della firma Poperaio si rifiutava perche 1'in- quisizione si era svolta in assenza della Commissione Interna. Vista l'insistenza del De Petris su que- sto punto, it Margini esclamo : - Se lei continua in questo at- teggiamento, prenderemo severs provvedimenti. Pochi giorni dopo l'operaio ri- ceve la solita ((sentenza)): ((licen- ziamento a vita)). 6? "processo? contra Poperaio GASTALDI GIUSEPPE Si tratta di uno degli episodi piii clamorosi, data la figura del Gastaldi, partig-ono proposto per la decorazione, invalido di guerra e successivamente divenuto anche invalido del lavoro. Il ?processo? si a svolto nella Questo a Armando Aires, ed attende di fronte allo stabilimento the escano i vecchi compagni di lavoro per vendere ad essi it giornale di fabbrica. Lo hanno Iicenziato per avergli trovato, scassinandogli to stipetto, tre vecchi numeri di questo giornale. Entrato nella FIAT nel 1939, era gia stato licenziato una volts nel '44 per la stessa ragione di ora; quella di essere un onesto democratico. prima decade di settembre, ((Giudi- ci)) in ((aula )): Fantone, Granel- lo, Margini. Avendo 1' ((imputato )) chiesto it nome all"interrogante, questi ha sentito it bisogno di ri- spondere: - Stia tranquillo, io non sono uno della Questura! Ecco un estratto del ((verbale d'udienza)): - Dov'era da mezzogiorno all'u- na del giorno 27 settembre? (pe- riodo della refezione, n.d.r.). - Ad ascoltare la relazione au- torizzata ?della C.I. - Perche quando a suonato it campanello, non ha ripreso la- voro? - Nessuno 1'ha fatto, in segno di. protesta. - Quali responsabilita aveva nella manifestazione e quali in- tenzioni erano le sue? - Le stesse di tutti : ci siamo portati davanti la palazzina del- la direzione, per attendere la ri- sposta the avrebbero data alla no- stra delegazione. 11 ((giudice)) Fantone - stilato it verbale - lo ha letto ai pre- senti. Si chiede all'operaio di fir- mare, ma questi obietta the ne vuole una copia preventivamen- te, per esaminarla e chiedere con- siglio alla Commissione Interna. Si tespinge la domanda e si e- sclama : - Lei deve firmare! - Il ((giu- dice)) Margini visibilmente ecci- tato grida : - Allora per cosa a stato qui: per farci perdere tempo?! Si conclude it c processo ,> fa- cendo rilevare al Gastaldi the ha commesso due infrazioni : la pri- ma per lo sciopero, la seconds per rifiuto d'obbedienza, per cui do- vra subire un castigo maggiore. Pochi giorni dopo Loperaio rice- ve la sentenza : ((licenziamento a vita)). 7? "processo? contra I'operaio CHIETTO GUIDO L' ? udienza > si a tenuta it 31 agosto: anche questo a un episo- dio clamoroso, essendo it Chietto un ((anziano)) della FIAT, parti- colarmente amato e stimato non solo dai compagni di lavoro, ma dagli stessi superiori diretti: ((Giudici)) in a aulaa : Pistamiglio, Ardissone e Pittaluga, oltre la so- lita stenografa verbalizzante. Han- no condotto l'interrogatorio Ardis- sone e Pittaluga. Gli viene chie- sto, quale vecchio dipendente ((particolarmente apprezzato)) di voler c collaborare con l'azienda a nella ricerca dei promotori delle manifestazioni. L'operaio ha fatto osservare con estrema dignity the gia una volta si era rifiutato a mansioni del genere: fu nei pri- mi mesi del 1945, quando era sta- to convocato dalla allora questura repubblichina. Pochi giorni dopo il((tribunale privato)) della ? FIAT decretava it licenziamento d i Chietto Guido, essendosi rifiutato di lavorare come spia. A. M. e A. G. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80S01540R004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 LA TERRA NA FILATTIERA 1 I DISASTRI DI QUEST'ANNO 15 febbraio Diretto 816 Bari-Napoli. Binario in discesa, non funzionano i freni: it treno va a sfracellarsi contro la sta- zione di Benevento: 23 morti e 70 feriti. 7 Aprile - Napoli - Stazione di S. Giovanni. Il diretto della Circumvesuviana deraglia, per it mancato funzionamento del congegno degli scambi, e si spezza in tre parti: due morti e ventiquattro feriti. 12 Aprile - Stazione Ferrovie Nord Novara. II dire tto proveniente da Saronno piomba come un bolide sulla stazione Nord: non funzionano i freni: 13 feriti. 12 Aprile - Stazione di Levanto. Accelerato 1065, proveniente da Genova. Deragliamento per cause imprecisa te. Un vagone precipita nella scarpata, si salva, per 'il sub sangue freddo, it frenatore Pasquali. 16 Maggio - Milano. Sotto it tunnel dal lato di San Martino: scontro di due locomotori. Uno di essi, una vecchia locomotiva a carbone, a avviata erronea mente sul binario e pari a: due morti e 3 feriti. 4.Ottobre. Disastro.di Filattiera. 7 morti. 7 Ottobre. Deragliame'nto 'di Framura: 4 feriti. Filattiera - Una delle sette vittime del tremendo disastro ferroviario viene portata nella camera mortuaria del cimi- tero. appena estratta dai. rottami del locomotore investito. Q uesti morti si aggiungono al gia lungo elenco delle vittime. II tragico incidents ferrovia- rio sulla linea Spezia-Parma, che a costato la vita ' a sette ferrovieri, a stato l'ultimo campanello d'allarme dells gravissimh situazione delle nostre ferrovie. E' . ora di rispondere alle drammatiche domande che l'opinione pub.-. blica . pone alla Direzione delle Ferrovie dello Stato.- La Spezia, ottobre. a mattina del 4 ottobre, al- le prime luci 'dell'alba, lun- - go la linea Parma La Spe- zia, nel tratto che dalla pic- cola stazione di Grondola Guinadi e Filattiera di Pontremoli, ?un treno merci it 5777, composto di 45 carri cisterna,.e andato a cozzare alla velocity di 130 Km. all'ora con- fro un altro merci, it 6552, di 30 va- goni, .fra i quali uno carico di alto esplosivo, proveniente da La Spezia. Un tremendo boato ha svegllato ?la popolazione del paesi -vicini. I earri ferroviari sono andati letteralmente in frantumi mentre le due locomo- tive, sollevate per meta in aria, sono rimaste in quella posizione, inca- strate, come in un ultimo abbraccio I corpi di sette ferrovieri sono sta- ti estratti da quello spaventoso gro- viglio di rottami soltanto dopo otto ore di lavoro incessante; con la fiam- ma 'ossidrica, con le'gru, con le brac- cia dei contadini, dei carabinieri, de- gli operai, dei pochi ferrovieri delle vicine stazioni, e dei vigili del fuoco accorsi dai centri vicini. Perche a avvemlto_ questo ennesi- mo, tremendo disastro? Come si pub spiegare che due treni di provenien- za opposta, marcino sullo stesso bi- nario, ed uno di essi, come impaz- zito, cammini ad. una velocity folle e vada a schiantarsi con it peso di migliaia e migliaia di tonnelate con- tro l'altro? A queste drammatiche domande che oggi l'opinione pubblica si pone con angosciosa insistenza non si pos- sono dare risposte esclusive. Ne ci si pub limitare alla nomina della solita commissione d'inchiesta che deve ((far luce a e che, in conclu- sione, lascia le cose piiz o meno co- me stavano un minuto prima che' accadesse it disastro. Di fronte al ritmo impressionante con cui questi tragici fatti si ripe- tono a necessario che si vada a fon- do nella ricerca delle responsabilita e sopratutte nell'adozione di tutti quei provvedimenti necessari a far si che la vita dei ferrovieri, dei viag- giatori, e it patrimonio delle Ferro- vie siano difesi e. garantiti dagli in- cidenti, frutto non del destino e del- la fatality, ma della situazione in cui oggi si trovano le strade ferrate italiane. A Filattiera hanno trovato la mor- te, Mauro Casadio, Giuseppe Aldro- vandi, Mario Bulli, Lionello Cecchi- nati, Pietro Garzelli, Virgilio Por- taluppi, Bruno Salati. Sette ferrovie- ri: sette padri di famiglia. Sette la- voratori che ail regolamento ? delle Ferrovie dello Stato obbligava a la- vorare con turni di notte che posso- no giungere alle 12 ore consecutive. Sei vedove piangenti e inconsolabili Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 e tredici bimbi orfani a cui qualcu- no dovey ben pensare. Se n'e salvato uno, a Filattiera; it frenatore Pasquali. 'Quando raccon- tava ai giornalisti che a la seconda volta che scampa da un disastro del genere era pallido in viso e le sue labbra tremavano visibilmente. La prima volta, a Levanto, ii 12 aprile, -si a gettato gib dal carro merci pri- ma che questo, deragliato, prepipi- tasse dalla scarpata alta 15 metri; la seconda volta a Filattiera, si e salvato perche era sull'ultimo carro e l'urto 1o ha scaraventato a qual- che metro dalle rotaie. Se non dovessi mantenere tre fi- gli e mia moglie - diceva Pasquali - a quest'ora me ne sarei andato dalle Ferrovie. Non a piu possibile resistere ad una vita di questo ge- nere. Sappiamo quando e come par- tiamo; non sappiamo mai, perb, se torneremo e... come torneremo n. Questo a to stato d'animo che or- mai esiste non solo fra i ferrovieri, ma anche in una certa parte di quei viaggiatori costretti a servirsi di treni che viaggiano in tratti perico- losi, da anni lasciati in condizioni inadatte alle aumentate esigenze del traffico ferroviario. Trani, per esem- pio, come quello di Grondala Gui- nadi, sulla Parma-Spezia, sul quale e gia la terza volta che si segnalano inconvenienti simili anche se senza .conseguenze, a quello del 4 ottobre che hanno causato it gigantesco disastro. Condanna a morte II tronco ferroviario, dicevamo, ha qui una inclinazione del 25 per mil- le. Ci vogliono dei freni in perfet- ta efficienza per percorrere que- sto binario in discesa. E it merci 5777? quando a arrivato alla stazio- ne di Grondala Guinadi, vi ha fre- nato regolarmente: dunque aveva i freni che funzionavano. Un paio di chilometri dopo, quando cioe era in piena discesa, i freni non funziona- vano piu e la condanna a morte era ormai segnata per gli uomini che stavano sul treno. Come un bolide a passato davanti alla stazione di Pontremoli; mani bianche si sono viste per una fra- zione di secondo sporgersi dispera- tamente dalla cabina del macchini- sta e it dramma era gia tracciato?in tutta la sua tragica realty dall'urlo lacerante, come un aiuto gridato con tutte le proprie forze, dalla sirena del treno. E' stata vana la telefonata al manovale della stazione di Filat- tiera (una stazione, si noti bene, priva del capostazione, perche la Di- rezione delle Ferrorie - per rispar- miare personale - ha cosi deciso). E' stata inutile ]a corsa che, in se- guito alla telefonata, it povero guar- diano Casciano, un uomo che dal suo lavoro non trae nemmeno it necessa- rio per vivere, ha fatto per tentare di manovrare almeno gli scambi a ma- no, perche la chiave di sicurezza era chiusa nella cassaforte di stazione, come a prescritto dai regolamenti, e it can o stazione, che doveva ':u- stodire la chiave, non c'era. In quel- la cassaforte era chiusa la vita di sette lavoratori. Forse non sarebbe servito a nuiia to ?stesso perche ormai la terra tre- mava per 1'avvicinarsi del treno senza controllo. E vano a stato 1'eroico tentativo del guardiano di porsi in mezzo al binario agitando disperatamente due lanterne rosse, vano, perche verso it treno impazzito si avvicinava a velocity normale, quello proveniente da Spezia e che doveva essere fer- mato a Pontremoli per attendere it passaggio dell'altro. Cosi sono morti i sette ferrovieri. Nelle tasche di Bulli e di Pongi- luppi, due conosciuti ed amati diri- I1 Filattiera - I due locomotori, sollevati in aria dal tremendo scontro, sono rimasti cosi, ritti contro it cielo, in una spe- cie di mortale abbraccio. 11 disastro ha riproposto nel modo piii drammatico, it problema della sicurezza del traffico. genti sindacali di categoria, nel mo- mento in cui i loro corpi venivano estratti dal groviglio di ferri e la- miere contorte sono uscite le copie de La Tribuna dei ferrovieri orga- no del Sindacato Ferrovieri Italiani. Pongiluppi /e state sette ore mori- bondo, e con la sola mano che spor- geva dai rottami, esortava i compa- gni a fare presto, a non piangere, a togliergli di dosso quell'enorme peso. E' morto qualche minuto dopo it suo arrivo all'ospedale di Pontre- moli. Con lui sono morti altri sei lavoratori padri di famiglia e se fos- se esploso it vagone carico di esplo- sivo attaccato al treno proveniente da Spezia, tutto l'intero paese di Fi- lattiera avrebbe avuto serf danni. Ma it binario di salvamento co- sta qualche milione; meglio rispar- miario e lasciare la linea nella at- tuale situazione di pericolosity. Per la stessa ragione, per econo- mizzare, la stazione di Filattieraf come altre di Iinee in forte penden- za, sono private del capostazione o di un agente che possa manovrare gli scambi; nelle ore in cui vi tran- sitano treni. Molte stazioni, anche di grande importanza, hanno ancora gli scam- bi manovrati a mano. L'economia piu grave, piu con- dannabile, a quella che viene effet- tuata sul personale. Si pensi che su treni lunghi come quelli che si so- no scontrati a Filattiera, vi era un solo frenatore, perche circa un an- no.fa, cosi ha deciso, la Direzione delle Ferrovie e i turni di servizio di questi lavoratori si fanno sempre prix pesanti: sempre meno umani. Per salvare quelle vite umane, per impedire quel cozzo, per prevenire quell'incidente e quelli analoghi, for- tunatamente senza conseguenze,,av- venuti tempo fa sullo stesso tratto, sarebbe bastato costruire un binario di a salvamento ? nella vicina col- lina, in salita. in modo da far di- rottare automaticamente, con gli ap- positi congegni, it treno lanciato a velocity crescente nella discesa pe- ricolosa. Subito dopo : Framura , Come puo l'opinione pubblica non puntare un indice accusatore contro i responsabili di incidenti cosi gra- vi? Come si puo sottacere la situa- zione esistente nelle Ferrovie dello Stato per cui la politica della a lesi- na ? sul numero del personale at- tualmente in servizio rends malsicu- re le linee, i servizi, la manuten- zione, la sorveglianza, le apparec- chiature; per cui 1'esistenza di un supersfruttamento spietato, riduce it personale viaggiante in condizioni fi- siche di estrema stanchezza, dopo 7, 8 e anche 10 ore di servizio con- tinuato, vicino alle leve di comando delle motrici, nelle cabine dei frena- tori, nei bagagliai? Come si pub non chiedere che cessi questo stato di cose, di fronte al fatto che, a poche ore di distanza dalla sciagura di Filattiera, it mat- tino di martedi 6 ottobre, un altro merci si va a fracassare contro it a respingente a di un binario a mor- to a sul quale va ad istradarsi per it mancato funzionamento del congegni di scatto degli scambi? E anche qui: tre feriti gravi ed uno lie- ve. Anche qui, nella vicina stazione di Framura, a pochi chilometri di distanza da La Spezia e da Filat- tiera, it disastro si a svolto nello stazio di pochi minuti. Appena it tempo necessario al macchinista per rendersi conto di non essere sul bi- nario giusto e e bloccare ? la mo- trice per evitare it peggio; per evi- tare cioe di distruggere tutto it con- voglio e di causare la morte dei 5 ferrovieri che si trovavano sul treno. Questi ultimi tragici disastri do- vrebbero essere sufficienti a convin- cere I'Amministrazione delle Ferro- vie che a ora di porre seriamente mano a rimedi e provvedimenti che vengono invocati oramai da tutta la opinione pubblica. Altro che ricercare i mezzi per diminuire ancora it personale e ca- cavillare sulla paga dei ferrovieri! Occorre che ci si metta in testa che nel 1953 non si pub piu pretendere di portare avanti una rete ferrovia- ria complessa come quella italiana con mezzi e personale limitati e in- sufficienti. ,E' vero; si sono fatti dei bei treni di lusso. Sono stati costruiti i loco- motori ? belvedere a dove i miliona- ri possono godersi it paesaggio, co- modamente? sdraiati su poltrone ((Frau )), sorbendo a Coca-Cola a o v Whisky and soda a, come se fos- sero su una magnifica terrazza a ve- tri. Ma queste cose non dicono pro- prio niente agli effetti del funziona- mento generale dei serviziferroviari. Dicono semmai quanto sia errata la concezione che 1'Amministrazione delle ferrovie ha della funzione di questo indispensabile e fondamenta- le servizio pubblico. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 12 L'UNIONE SOVIETICA A OCCHIO NUDO L'~RIA FAMILI~~~ DI MOSCA Dal nostro inviato Gianluigi Bragantin Z Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Mosca, ottobre. ul bimotore dell'Aeroflot sovietica salirono a Vienna diciannove persone. La hostess ci servi subito it to caldo e ce n'era bisogno perche fuori pioveva a dirotto, faceva un potto. L'apparecchio sail in pochi minuti a oltre tremila metri, a trovare it sole. Da Vienna si arriva a Budapest - con gli aerei normali di linea del- l'Aeroflot - in-loco pin di un'ora: non sapevo cosa fare, gin non si vedeva nulla, e cosi mi misi a mangiare. In vista della capitale dell'Ungheria ave- vo gin finito it mio cestino e la hostess mi guardo con un'aria tra l'affettuoso e it rassegnato. Erano le Otto e un quarto e a terra, all'aeroporto di Budapest, ritrovammo la pioggia. Anche del buon cognac? pero, servito da una gentile ragazza del bar the accetto it pagamento in sceliini austriaci. Valuta ungherese non ne avevo, la fermata pre- vista a Budapest era di mezz'ora in tutto, giusto it tempo pero di telefonare al mio amico Ferenc Budai, radiocronista sportivo della radio di Buda- pest, the aveva seguito a Roma la nazionale unghe- rese, quella volta ormai famosa del tre a zero. Ot- tenni la comunicazione in due minuti e quando dissi a Ferenc the ero diretto a Mosca mi rispose con un c fortunato a nel quale si sentiva una i:unta di invidia. Ma subito dopo la voce di Ferenc as- sunse un tono esultante: e Ieri la nostra Honved ha battuto lo?Spartak di Mosca per due a uno, una grande partita! a Di quella partita trovai l'arbitro - un cecoslovacco - sull'aereo di Mosca: i due, posti, rimasti liberi a Vienna vennero occupati ap- punto da lui e da una cantante sovietica, letteral- mente carica di fiori e di libri. Eravamo al com- pleto, ora, i motori revisionati, it carico di carbu- rante effettuato: pronti per it gran balzo da Buda- pest a Kiev. A Kiev trovammo finalmente it sole. Un sole me- ridionale, caldo e festoso? the illuminava 1'immen- sa pianura ucraina, dai campi coltivati grandi come province, tutta punteggiata di villaggi a forma di ics e di ipsilon e di folti" boschi, con le bianche strade diritte the disegnavano enormi triangoli e rombi e semicerchi nelle distese verdi, gialle, Bru- ne. Il controllo della dogana in qualunque pcese del mondo, a qualunque frontiera, a sempre fasti- dioso e mette di malumore. Gettai le valige sul pancone di una grande sala e aspettai it mio turno. Vennero le prime a sorprese a: it passaporto mi fu resti4to in pochi minuti e i doganieri si limita- rono a esaminare i libri e i giornali the avevo por- tato con me. Me li restituirono anche quelli, poc dopo, con un sorriso: it volume sul viaggio ne 1'URSS di Enrico Emanuelli, i due volumetti c Robotti a Nell'Unione Sovietica si vive cosi a, g ultimi numeri " di ((Epoca )) e di c Calcio il]ustrE to a, un libro giallo e una raccolta dei racconti c Cecov. Quest'ultima suscito la curiosity di un dogs niere it quale voile sapere notizie sulle traduzior in italiano dei classici russi e degli scrittori sovi( tici e un giudizio su Cecov. E voile darmi, com pote con qualche parola di tedesco. la a sua a gra duatoria dei grandi scrittori russi ' dell'Ottocentc e primo Tolstoi, secondo Gogol, terzo Dostojevskj disse. Ammetterete c)}e una s conversazione a c questo genere con un doganiere non a .delle piii frc quenti, ma riguardo alle a sorprese a, ip questo can po, non ero the all'inizio. L'apparecchio venne di nuovo accuratamente cor trollato sul canfpo di Kiev da una turba di mecci nici in tuta: un'ora buona di costa ed ebbi cm it tempo di gironzolare per l'aeroporto e anche e affacciarmi sulla piazzetta antistante, con un be giardinetto e una statua di Lenin. Siamo abituat a considerare gli aeroporti come luoghi dal ton( un po' cosmopolita, con gente indaffarata e pieni di valige, agenti di polizia the accendono it sigar( ai miliardari e operatori cinematografici the si Non solo nelle vie del centro, ma anche alla periferia it traffico a Mosca a animatissimo a tutte le ore del giorno e della notte. E It vie sono sempre affollate di gente. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Ai moscoviti piacciono molto i gelati e le bibite sciroppate. Ad ogniangolo di strada ci sono banchetti e carrettini ove i passanti si fermano volentieri a comperare. sbracciano a riprendere l'arrivo di un grosso pro- duttore americano o dell'ultima c Miss ? vestita coi modelli di Fath. L'aeroporto di Kiev a im'altra cosa. Vedi anche li molti stranieri: indonesiani, per esem- pio, che suonano it pianoforte nella saletta d'aspet- to; cinesi che leggono intenti riviste in russo; ceco- slovacchi e donne svizzere che vanno in delega- zione a Tiflis o a Stalingrado. Ma soprattutto vedi contadini con un'anguria in mano, giovani operai dall'aria entusiasta, donnette col fazzoletto vario- pinto in testa e un bambino in braccio: aspettano l'aereo per Rostov, per Soci e la Crimea o per Minsk e Leningrado, o per Mosca, dove arrivano a .partono centinaia di aerei ogni giorno. In aereo si fa pia presto e in aereo viaggiano tutti: i tecnici e gli operai, i colcosiani e i komsomol; in ventiquattro ore al massimo Mosca puo collegarsi per via aerea con tutte le sedici repubbliche sovietiche. In aereo si viaggia anche bene. In generale si tratta di -bimotori a quattordici o a ventuno posti, comodi anche se un po' disadorni per chi fosse abituato a quelli svizzeri o svedesi, e soprattutto sicuri: marciano sui 280-300 orari, non di piu, ma arrivano in perfetto orario, eseguono placidamente le manovre di decollaggio e atterraggio, solidi e -imperturbabili, non partono o scendono tranquil- lamente a terra se c'e tempesta; a perche non val la pena mettere in pericolo vite umane - come mi disse un ufciale ad Adler, sul Mar Nero - che per not valgono piu di ogni altra coca D. La hostess che ci accompagno fino a Mosca era una ragazza vestita piuttosto modestamente e non si dava arie. Mi rifild sorriaendo un altro cestino, appena dopo Kiev: mezzogiorno era passato da un pezzo e anche l'ora era cambiata. Ebbi la precisa coscienza di essere ormai nell'Unione Sovietica solo quando misi avanti di due ore it mio orologio: adesso andavo con l'ora di Mosca. La hostess si chiamava Natascia ed era bionda; a un tratto smi- se di leggere un suo grosso librone e comincio a chiacchierare con l'arbitro cecoslovacco, it signor Puc: lui it russo lo sapeva e a dire la verita co- minciai a invidiarlo feiocemente. Entrai in conver- sazione con l'arbitro usando otto o dieci di queue cinquanta parole di tedesco che so; costui, come tutti gli arbitri di questo mondo. pretendeva di rac- contarmi tutte le fasi della partita del giorno prima. Ma Natascia, quando caps che ero italiano: tiro fuori un notes e mi impose di dettarle le parole di ((0 sole mio a e e Santa Lucia a. Anzi, in un primo tempo pretese addirittura che le cantassi le due canzonette napoletane, cosa che dignitosamente ma recisamente mi rifiutai di fare: d'altronde cre- do che, cantate da me, le sarebbero risultate asso- lutamente irriconoscibill. Lei l'aria la sapeva, in- vece, e bene, e su qucll'aria le dettai i primi due versi di e O sole mio a che lei trascrisse accurata- mente in caratteri cirillici. Al terzo verso non sa- pevo piu come andare avanti. Mi vergognai come un ladro e, cosa di cui arrossisco ancora, mi inven- tai li per li altri due versi e glieli dettai, tanto per farla finita. Due amici italiani che ho incontrato a Roma, giorni fa, mi contestarono che la hostess sovietica della linea Vienna-Mosca sapesge le pa- role delle canzonette napoletane. In realty gliele insegnarono loro sullo stesso aereo, qualche giorno dopo; evidentemente Natascia non s'era tropoo fi- data e si era rivolta a gente piu informata di me. Per dimostrarmi la sua gratitudine. comunque, Natascia mi offri una fetta di anguria, della sua dispensa personale credo, e continuo a cantare ((0 sole mio a lino quasi a Mosca. La cantante sua com- patriota le gettava ogni tanto uno sguardo di com- patimento, smettendo per un attimo - ma per un attimo solo - la lettura di un romanzo di Balzac che sembrd essere, per tutto it viaggio, it suo unico ed esclusivo interesse. Il signor Puc dormiva e si sveglio soltanto quando le ruote dell'aereo tocca- rono dolcemente la pista dell'aeroporto di Mosca, esattamente nove ore dopo aver la'sciato Vienna. Da Mosca a Vienna sei ore e mezzo di volo, to stesso tempo che ci si mette, con it rapido, da Mi- lano a Roma: decisamente Mosca non a lontana. Vidi Mosca per la prima. volta dalla sommita dell'unica altura che la sovrasta, a occidente: la collina dove a sorta la nuova University. Di lassu si vede Mosca come, dalla terrazza del Pincio o meglio dalla rotonda del Gianicolo, si vede Roma. E' un magnifico colpo d'occhio: cerchi subito it Kremlino con le sue torri e le sue cupole dorate, le sue stelle rosse, ma non a cos! facile trovarlo nel fitto dei palazzi del centro, tra i grattacieli sulla Moscova, i fumaioli delle grandi fabbriche che sorgono, in primo piano, da una parte e dall'altra del trampolino per i salti con gli sci. I colori di Mosca, verso it tramonto, sono di un fascino stra- ordinario: quella sera che arrival it cielo era chia- ro, alto, e le case, i palazzi, le fabbriche, i parchi di Mosca occupavano tutto lo spazio che potevi ab- bracciare a occhio nudo, fino all'orizzonte. Mosca ha,.s#tte milioni di abitanti, a una delle metropoli piu grandi del mondo, eppure ha un'aria familiare, anche a vederla per la prima volta e dall'alto di una collina: non sembra piu estesa di Parigi, per esempio. vista dal Sacre Coeur e non piu di tre volte Milano. Ma a la sua periferia che a immensa: e fatta di centinaia e centinaia di locality, tutt'in- torno all'immenso anello urbano, dove finiscono i recinti delle grandi fabbriche e cominciano i par- chi, i boschetti, i giardini in mezzo ai quali sorgono edifici per lo piu di media grandezza e case di riposo e villette, ove i moscoviti si rifugiano nelle sere di estate per sfuggire,al gran caldo della me- tropoli. Ma non avevo tempo, la prima sera, di visitare la periferia. Volevo tuffarmi subito nelle vie del centro, passare la Moscova, vedere la Piazza Ros- sa. Fui fortunato perche trovai posto all'albergo National, che da sulla Piazza del Maneggio, pro- prio di fronte alle mura settentrionali del Krem- lino. Mi assegnarono la stanza 309, proprio d'an- golo con la via Gorki. Da una finestra potevo ve- dere l'inizio della piu grande e piu famosa arteria di Mosca, percorrere con lo sguardo la via delle Botteghe di Caccia che sbocca sulla Piazza Sverdlov e va su fino alla Lubianka; dall'altra la mole pos- sente dell'albergo a Moskva a, it massiccio Museo Storico, uno scorcio della Piazza Rossa col Mauso- leo. di Lenin-Stalin e la facciata principale del Kremlino dominata dalla a Spasskaia Barscnia a, la Torre del Salvatore, it cui grande orologio segna- va be 20,30. Scesi al ristorante mezz'ora dopo. La Sala prin- cipale era piena di gente: fare l'elenco delle nazio- nalita, delle razze, dei continenti che vi erano, per cosi dire, rappresentati, sarebbe un compito piut- (Continua a pag. 22) Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 UN. RACCONTO-DI VASCO PRATOLINI La squadra salpa~a 1'indomani i ra it giorno del Corpus Do- E mini, le sei del pomeriggio, v'era ancora il. sole sulle fac ciate delle case. I] vicolo era lungo e di.ritto, tutto in pen- dio, coi festoni d'edera da parte a parte, i tappeti ai davanzali, le im- magine nacre posate suile sedie, fuo- ri' i bassi, la luminaria accesa mal- grado it sole. La processione era passata da poco e gia i petali di rosa lasciati cadere sulla mitria del- l'Arcivescovo, scomparivano dal sel- ciato. La vasta famiglia del vicolo si addossava alle proprie mura, coi ragazzi piu fitti delle pietre; e fa- miliare come un controcanto, tor- nava to strepito delle venditrici di sigarette, it richiamo dell'acquafre- scaio, l'imbonimento strillato a pie- na voce di Donna Nanninella piz- zaiola, rossa e sudata davanti la sua teglia. Risaliva i ? Quartieri I'asinello del venditore di fave, in- contro al trespolo d'o russo ove spic- cavano i piedi di porco decorati dai quarti di limone. Passo un furgone del latte e sul suo tetto ballonzolo it pallone della guaglionera, quindi un taxi imbocco a precipizio la di- scesa, col condlicente che non la fi- niva di strombettare e una ragazza nell'interno. D'un tratto, tutti coloro che co- munque vedevano it taxi, e si ixo- vavano sulla destra, videro per in- tero la ragazza. Ella aperse lo spor- tello, indugio un attimo, poi si lan- cio dall'auto che continuava la sua corsa, anche piu veloce ora che ave- va libera la strada. Toccata terra la ragazza tento di acquistare it passe, ma i piedi le si annodarono, ella piroetto, emise un urlo e cadde. Pic- chio la testa sul selciato... Il vicolo esplose nelle grida; 1'ac- quaiolo, saltato it banco! fu it prime a curvarsi sulla ragazza, ch'era ri- masta bocconi, la guancia contro it selciato; e subito d.opo fu la ressa, it tumulto delle persone e delle voci. L'auto si era fermata distante pochi metri; it tassista batteva a, palme aperte sul volante, scuotendo la te- sta, senza una parola per le do- mande concitate della gente, la qua- le ora assediava ]a macchina e fa- ceva largo a Mimi 'o core &he avan- zava con la ragazza svenuta tra le .braccia, urlando. e Incoscienti, lasciatemi trasi a. Mimi 'o core depose la ragazza sui cuscini, tirando calci all'indie- tro per impedire che altri to seguis- sero dentro la macchina, dove gia due persone l'avevano preceduto e vi stavano di diritto e di dovere: Gen- naro Fiore per via del suo prestigio di basista e Donna Nanninella in quality di femmina, siccome di una femmina si trattava. Mimi si sporse verso it conducen- te; gli chiese: e Tu che dici? a Costui torno a stringersi nelle spalle, ma poiche Mimi insisteva con una certa foga? e Totb 'o _chianchie- re. che gli si era seduto accanto, lo guardava in un modo se possibile anche piu impulsivo, it tassista si decise a trovare un filo di voce. e Che volete da me? Si vede non teneva altro mez2o pe' se' suicida a. E avvio it motore. La macchina rki mosse, carica fin sui parafanghi, col giovane macel- testa della ragazza, finche it san- gue era caldo, le sgancio la gonna. La biancheria era ordinaria ma pu- lita. Cosi it corpo, decisamente gio- vane, col ventre piatto, i seni solidi e spartiti, molto piu bello della fac- cia, soltanto simpatica ad immagi- narla animata. Il crbnista le sollevo le palpebre: ((Mica male a, disse. II medico tastava i] cadavere, per scoprirvi altre lesioni, se ve ne era- no, e stendere it referto. Abbasso le mutandine che l'infermiera le aveva conservato. ? Mestruo in torso a, disse. ? Il segno d'un'operazione all'appendi- cea. Nel corridoio le vogi,si erano fatte piu alte, una rissa. ((Come da un tram, voleva scen- dere. L'ho vista cogli occhi miei a. e Anima di Dio, pure io a. e E non tremar piu, parla inve- ce... Perche non parli? a ? L'emozione t'e passata, parla... ((E parla... E parla... a e Perche alla Polizia e non a noi? Cos'hai da nascondere? a e E` morta nel nostro vicolo... E' sangue nostro. Come se fosse ?. e Un momento dopo it passaggio del Santissimo a. ? Parla, mariuolo ?. e Mo' lo scasso ?. Il poliziotto apparve sulla soglia. vide Mimi 'o core che teneva ii tas- sista per i risvolti della spolverina. e Chillo sape e se rifiuta e' par- ld a, grido Donna Nanninella. III Cio che sapeva, it disgraziato. lo disse subito dopo al Commissariato di Polizia. Disse it proprio nome in- nanzitutto: Giuseppe Miranda fu Ni- cola e fu Coacetta Improta. Le ma- ni gli tremavano piu della voce, pro- testava che era padre di sei figli e che quella gente, sulla strada, forse gli stava dando fuoco alla macchina, immaginando chissy cosa per via del suo rifiuto di spiegare cos'era che sapeva e non aveva voluto dire, a Toro cosi eccitati: avrebbero dato fuoco a lui prima della macchina, se lui avesse parlato, forse. Era un uomo di quarant'anni, dai capelli radi e la faccia mora e se- gnata, tutt'occhi. Gli occhi erano grandi, neri. spersi e spiritati in- sieme, di piccolo napoletano, di ne- gro sfuggito al linciaggio. Innocente tuttavia, com'egli disse, quanto era innocente it sangue delle sue crea: ture. e Cinches, ripete. E spalanco di- ritta la mano che gli tremava. Gli fu concesso di accendersi una sigaretta, di riordinarsi le idee, e che si attenesse ai fatti nella dichia- razione che si accingeva a fare. Egli chiese un bitchier d'acqua, lo tran- gugio; si gingillava it pacchetto del- le sigarette tra le mani, poi co- mincio, stranamente, siccome disse: Ho obbedito a un ordine... Que- sto mi e testimone a. Agito l'involucro di Raleigh, col laio che sventolava un fazzoletto bianco dal finestrino. Dietro, corren- do, veniva la piu parte dells gente del vicolo; it viaggio era breve e l'avvenimento aveva la sua Punta di eccezione. II Quando la deposero sul lettuccio del Pronto Soccorso, is ragazza era gia morta. Aveva i capelli biondi, un golf di lana rosso e la gonna e le scarpe nere. Queste, scollate. Le gambe erano nude, sporche di ster- co di cavallo aggrumato coi petali di rosa. La faccia era intatta, l'echi- mosi alla tempia appena una livi- dura, maigrado it cranio fracassa- to, e nulla, che potesse servire ad identificarla. Le sue mani erano sot- tili, senza smalto she unghie e i polpastrelli sciupati, specie it polli- ce e 1'indice della destra. Un anel- lino con la pietruzza celeste, d'oro? tuttavia, bastava vederlo. Non altro. Delle efelidi attorno gli zigomi. Il medico disse: ((Eta, sui venti- cinque a. Ando al suo tavolo, riprese la si- garetta deposta poco prima e an- gora accesa, torno a considerare le mani. Divarico he dita della morta, disse: e Visto? Un'operaia, suppongo a. e Dattilografa a, azzardb it croni- sta. ((0 piuttosto una cucitrice a, dis- se I'infermiera. Il poliziotto disse: ((Mi sa di 'ro- ba da marciapiede a. Fuori it corridoio la gente del vi- colo bolliva d'impazienza. . L'infermiera sfilava iL golf dally Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80S01540R004000010026-4 biondo esploratore riprodotto a mez- zo busto, sui due versi, nel suo costume antico. e St'ommo co' a barbs, cape i fat- ti chic meglio e me a, disse Miran- da. I fatti. Ma erano quelli the erano. Scagionavano Miranda senza illumi- nare per nulla sull'identita della ra- gazza. Ed a proposito dei due mari- nai saltati fuori nel Corso della de- posizione del tassista, 1'uomo con la barba- tacque, naturalmente, stelle e strisce e loro amico qual'era. Del resto, sia.lui the i suoi due amici ne sapevano quanto Miranda-sul con- to della ragazza. Poco meno del no- me di battesimo, e -nemmeno quello di sicuro. Uno del due marinai, it piu alto, erano altissimi entrambi, ma, it piu alto comunque,,le aveva chiesto, un po' in slang un po' in italiano, e poi erano andati avanti cosi per tutto it Corso della giornata, con sempre piu slang e meno italiano, via via the diventavano piu sbronzi. e Ti chiami Maria? ? t ('Si, taro, Maria Uhm... no Angiolina? ?, disse l'al- tro e attacco la canzone di Angioli- na e della sua pizzeria. - e Si,' Caro, Angiolina ?, ella disse. Il primo strillava Oi Mari. E quando lui, it-piu basso, basso uno e novanta; le 'aveva detto: cc Betty ?. ;cs Si, Caro, lei gli aveva risposto. Tutto questo anche Miranda lo sapeva. e Nemmeno sul nome di battesi- mo potrei giurare ?, ripete Miran- da. a Ma certo. the era forestiera. Non parlava come noi, ma toscano o qualcosa di simile. Qualcosa che,- manco era romano. Tuttavia non parlo quasi mai per tutte le ore the furono in macchina, si lasciava sfru- culiare, e zitta. Io li vedevo dallo specchietto, come no? Sulla discesa di Coroglio le avevano messo it pet- to a hudo, lei stava col capo all'in- dietro,. insisteva a dire the non po teva... Voltai lo specchietto per non vedere. e Li avevo saliti a via Medina, lei era gia con loro, se la tenevano in mezzo, mi dissero the m'impe- gnavano per tutta la giornata. - Non trattai it prezzo, c'era la Squadra in porto, dovevano essere scesi a terra allora allora, pieni di so)di, da giurarlo. Mi misero in mano questo pacchetto di sigarette e vollero ne appiccciassi una prima di partire. La seconda la fumai alla prima sosta, davanti c Giuseppone a mare)), sicco- me vollero vedere dov'e the ce sta' la finestra. Cantavano Marechiaro e cacciarono ciascuno una bottiglia di cognac. La ragazza non bevve, ne prima, ne poi, se beveva mi accor- gevo the tratteneva in bocca it-pii possibile e poi sputava dietro )e lo-* ro spalle. Lei non mi rivolse mai la parola, mi sfuggiva e io la guar- davo, sembrava si vergognasse di me, the ne so... Li,portai a Posilli- po, per it pranzo, a Capo Posillipo; uscirono dopo un paio d'ore, gin mezzi sbronzi e con due bottiglie nuove. Fu dopo it pranzo the scesi giu per Coroglio, e fu li the voltai lo specchietto, siccome quello piu corto s'era alzato come poteva dentro la vettura, sbracato, e non so che_le volesse fare. (1947) (continua) Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80S01540R004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Ecco i protagonisti del film, i cinque vitelloni - i gaga di provincia - durante una Belle loro consuete avventure not- turne. Eccoli ad insidiare una pacifica. ragazza the va per i fatti suoi e dalla cui energica reazione i vitelloni saran- no dispersi. u I Vitelloni n e stato premiato al Festival cinematografico di Venezia con uno dei a Leoni ? d'argento. Questa garbata satira di Fellini non ha del tutto risotto it problema di un film sulla rostra pro. vincia it quote dovrd pur essere facto an giorno. 'Z- nei c Vitelloni a, it recen- to film di Federico Fellini, un momento davvero irre- sistibile. Le cose vanno co- si: un gruppo di questi c vi- telloni a, giovani provinciali %bitua- ti al dolce far nulla e a vivere alle spalle delle proprie famiglie, passa in automobile per una strada di cam- pagna ove sta lavorando una squa- dra di manovali. Uno dei giovina- stri si leva in piedi dalla macchina scoperta, e si rivolge ai manovali con un ironico sberleffo. Ma ecco the proprio in quei momento ]'auto va in panne, e i giovani vitelloni si danno ad. una indecorosa fuga, inse- guiti dai lavoratori insultati, i qua- li, con molta- compunzione, li pren- dono a calci net sedere. Perche questo momento a irresi- stibile? Perche it pubblico applaude con vera convinzione a quei calci? Non a soltanto perche questa scena e molto ben condotta e efficacemen- te recitata. C'e qualcosa di piu: e avvenuto, infatti, a questo punto del film, the it regista Fellini si sia Ia- sciato andare a dare una giusta sod- disfazione al suo pubblico. Quei cal- ci giy si preparavano nervosamente nei piedi della gente the stava a guardare it film. Quei calci, in un modo o nell'altro, dovevano essere dati, essi erano nella logica delle co- se, essi sono c popolari a, net senso piu vero e simpatico del termine. Certo. a strano the Federico Fel- lini, it quale afferma di essere stato, anche lui, un giovane vitellone di quelli the ora va rmettendo nei film, abbia cos! violentemente preso a cal- ci it proprio passato. E' strano, ed e consolante, a un fatto positivo. Felli- ni dice the cib non e vero, the it film non ha nessun motivo di sa- tira o di attacco, the esso vuole es- sere soltanto un documento della memoria giovanile, quasi un affet- tuoso omaggio a certi vecchi amici di un tempo. Ma per fortuna non e cosi: diremo the it film gli e scap- pato fuori suo malgrado, ma the sia venuto fuori polemico e aggressivo e un fatto.. Il problema e, piuttosto, di ve- dere fin dove arriva questa pole- mica, e la direzione in cui si ap- puntano certi strali. Giy dal titolo e dalla definizione, i a vitelloni ? , comprendiamo the la polemics di Fellini prenda le mosse da un ra- gionamento tutto intellettualae, qua- si salottiero. Lo confessa Federico Fellini: lo spunto per it film a nato da certe conversazioni the Jui e cer- ti suoi amici, noti intellettuali libe- rali di Roma, facevano nei salotti, nei caffe di Via Veneto. In queste conversazioni si faceva dell'ironia su quei giovani provinciali the tutti loro erano stati prima di venire in, citta, e, tra un bicchierino di e stre- ga a e l'altro, si ricordavano gli epi- sodi di quegli anni. Quei giovani li chiaravano ?vitelloni a,. prima di tutto per it loro aspetto fisico di buone bestione dall'occhio spento, e Franco Interlenghi nella parte di Mo- raldo. Egli sari l'unico ad evadere, al- la fine, dalla piccola citta di provincta. poi per la loro eta di trentenni sfac- cendati the quasi non hanno inco- minciato a vivere e the vanno tran- quillamente verso una dolce morte civile. Poi Fellini disse: a Perche non ci facciamo un film? a. E ]o ha fatto. Benissimo. Adesso c'e da aspettarsi the egli faccia anche un film su quei suoi amici liberali, the hanno tutta ]'aria di essere rimasti vitelloni, vitelli di razza, magari, un po' dimagriti per ]'aria cittadina. un po' invecchiatelli e coriacei, ma pur sempre graziosi aniinali da mace]- leria intellettuale. Da sollecitazione intellettuale dun- que, a nato it film. La critica ai vitelloni ? nasceva sul piano del di- vertimento, della scoperta dei nei e delle piccole magagne, della facile ilarita su certi difetti di gusto e di costume: i vestiti, le false ambizioni letterarie, e quel compiaciuto rigi- rare attorno all'argomento delle pro- prie capacity amorose. Cosi Fellini individuava chiaramente l'aspetto piu visibile di certa gioventu pro- vinciale, it suo volto, i suoi gesti, le sue abitudini. Ed a proprio questo punto di par- tenza quello the condiziona un po' it film. Mettendosi in questa pro- spettiva Fellini perdeva di vista un fatto essenziale: the i c vitelloni a non sono soltanto un parto della sua fantasia o delle discussioni tra lui e i suoi amici. Essi esistono davve- ro, nelle nostre cittadine di provin- cia, e se esistono davvero essi sono un fenomeno sociale. Fellini di que- sto sembra non essersi accorto: i Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 suoi a vitelloni? non hanno una fi- sionomia sociale ben definita, e non si capisce bene che cosa li tenga uniti l'uno all'altro, quale sia, per dirla con una parola grossa, la loro e ideologia ?. Ci sarebbero alcune domande da porre a Fellini: come mai, per esempio, egli non ha fatto di questi giovani i rappresentanti del medio ceto provinciale, come per un momento sembra che siano, i veri figli di papa it cui atteggiamento negativo di fronte al lavoro a quello della spocchiosa superiority? Come mai egli ha messo tra i suoi ? vitel- loni ? anche i figli di famiglie umili, di gente che si arrabbatta per vi- vere? E come mai egli ha trascurato alcuni aspetti che tutti conosciamo per esempio l'atteggiamento. di fron- te alla religione, alla chiesa, alla e messa della. domenica ? ? Ecco, qui c'era una possibility di chiarire mol- te cose, di andare al fondo di un atteggiamento morale sbagliato, pie- no di menzogne convenzionali, fa- risaico. Queste cose, a voler essere molto attenti, non mancano del tutto. Ab. biamo citato quella scena, dei calci, e se ne potrebbero citare altre an- cora: quella della elezione di Miss Alberto Sordi a it vitellone Alberto. Fatuo e scansafatiche egli a mantenu- to in famiglia dal lavoro di sua sorel- la, che a 1'amante del suo principale. 1 ~cri Leonora Ruffo nella parte di Sandra, moglie del vitellone Fausto (Franco. Fabrizi). Dopo una scarica di botte in- flittagli dal padre, Fausto si ravvedera. Sirena, che apre it film, e certi mo-. menti del gran ballo di carnevale. Nel hallo di carnevale, che certa- mente non a una delle cose miglio- ri del film, ci poteva essere un ten- tativo acuto di satira di una certa parte della society di una cittadina di provincia, attaccata gelosamente alle sue fatue, falsamente aristocra- tiche tradizioni di divertimento. Ma, ecco, scopriamo che Fellini ha fatto partecipare a questo ballo tutta la citty, e non solo una parte social- mente ben definita di essa: c'e an- che una umilissima servetta con le sue compagne, e force, se guardia- mo bene, scopriremo che ci sono an- che quei manovali che prenderanno a, calci. i e vitelloni a! E allora non si comprendono pile bene le cose: la satira : si affievolisce, si smorza, di- viene gratuito divertimento del re- gista, gioco formalistico. La cattiveria, la presunzione, la sordidita e la vuotezza morale dei vitelloni, non trovano dunque, nel film di. Fellini, nessuna giustificazio- ne nella society, nella sua struttura nella sua- organizzazione. Coss avvie- ne che, in certi moments, questi per- sonaggi somigliano un po' a quei cattivi ragazzi del a Cuore n di De Amicis, che sono' cattivi cosi, per costituzione, e che occorre far di- ventare buoni facendo loro la pre- dica. Anche Fellini, a modo suo, na- turalmente, fa it suo predicozzo: non altrimenti puo essere inteso quel per- sonaggio dell'integerrimo padre ? che batte con la cinghia il' suo figlio ?vitellonea, e to costringe alla bonty. I vitelloni a, dunque, non ha ri- solto it problema di un film sulla nostra provincia, un film che si deve ancora fare. Ma forse not siamo troppo esigenti. Forse dovremmo prendere da Fellini quello che que- sto giovane e molto dotato regista mostra di saperci dare e contentarci di questo, per ora. Forse dovremmo accettare da Fellini it suo talento, la sua capacity di osservazione minuta, la sua ironia abbastanza popolare- sea, it suo garbo nel presentare le cose e le situazioni. E concludere che i vitelloni a, nella attuale situazio- ne del cinema italiano, a un fatto positivo, largamente accettabile. Per queste ragioni a lodevole ?che al Fe- stival Internazionale di Venezia it film sia stato premiato con un Leo- ne d'argento. Non sara argento al- l'ottocento per lnille, ma sempre ar- gento e. Tommaso Chiaretti Una delle piit belle scene del film. I cinque fannulloni, finita la stagione estiva, si annoiano a morte a non sanno ehe fare. Dice uno di essi a un certo punto: ((Di, se venisse ora un signore e ti offrisse diecimila lire per farti un bagno, accetteresti? ?. Sono i discorsi farui di giovani che non hanno voglia di lavorare. Una scena del carnevale nella piccola citta. Fausto scopre nella moglie del prin- cipale l'obiettivo di una facile avventura galante. Ma it padrone to scopre e lo licenzia. Fausto cosi, come tutti i suoi amici inseparabili, torna a vivere alle spalle dei parenti. Fellini ha dato con questo film una prova della sua capacitor. Una risposta elusiva Gli onorevoli Montelatici, Turchi, Barbieri, Bardini, Cerreti, Sac centi e Ferini presentarono net giu- gno scorso un'interrogazione at mi- nistro delle Poste per chiedergli di intervenire energicamente contro it lazioso comportamento delta RAI e che in occasione deil'esecuzione del coniugi Rosenberg ha oltrepassato ogni limite tacendo volutamente tutte le notizie riguardanti le com- moventi manilestazfoni esplose spon- tanee in tutto it mondo civile per esprimere vibranti proteste contro i carnefici e it cordoglio e la soli- darietd ai ligli' e alla madre def -Rosenberg n. In questi giorni a pervenuta la ri- sposta scritta del ministro Panetti, it quale aferma che la RAI, relati- vamente at caso Rosenberg, ha tra- smesso alcuni servizi che a si sono limitati alla semplice registrazione dei fatti a; a che a per quanto con- cerne le diverse ripercussioni susci- tate dal processo nei vari settori dell'opinione pubblica, esse Sono state rilerite col riportare brani e comments dei giornali di diverse tendenza n. La risposta del ministro delle Po- ste non la che confermare l'accfcsa rivolta ella RAI dal deputati del- l'opposizione. Inlatti f servizi che la RAI ha trasmesso sul processo dei Rosenberg non sono stati. mai obiettivi poiche hanno sempre ripor- tato tutte queue notizie che pote- vano servire a formare nell'opinione pubblica la? convinzione che i due coniugi erano colpevoli, ed hanno ignorato tutte le altre che si rileri- vano at moviinento di solidarietd ed alle iniziative del a Comitato per la salvezza dei Rosenberg)). Per quanto riguarda le manifesta- zioni di solidarietd, che si ebbero in tutto it mondo non si pub dire che le relative. notizie trasmesse d8l- la RAI abbiano registrato obiettiva- mente l'ampiezza e la grandiosita del movimento. In ogni caso, it fat- to di averle confinate neila a Rasse- gna delta Stampa n la quale a tra- smessa alts 8 del mattino e viene percid asc,ltata da poeh.issime per- sone, signiflca che si a voluto per- seguire it rhiaro scopo di lane pas- sare ino.sservate. II radiopaziente 16 ottobre 1943 ~! 16 ottobre del 43 - esattamen- te dieci anni la - ebbe luogo a .Roma i'infame razzia tedesca degii 1?iraclitf residenti nella cittd. Nelle primissime ore del mattino, tra it faro dell'alba e le otto, i a furgoni Bella morte a prelevarono tutte quel- le lamiglie, che furono trovate in ,:asa: quasi tutte, doe, a quell'ora. Solo pochi ebbero modo di scampa- re la cattura, di correre a salvare amid a parenti. Di quella tragica giornata a rimasta una testimonian- za letteraria d'eccezionale valore: un librettino di Giacomo Debenedetti, a 16 ottobre 1943 ?, stampato net 1945 nelle edizioni OET di Roma, scritto con it distacco dettato. da una accorata pietd, che rende tanto pill lucida e stringente l'accusa. Died anni Sono trascorsi, quel ricordo e ancora vivo in tutti not e proprio in questi giorni d accade di i,egge- re nella rivista a Nuovi Argomenti a (n. 4, settembre-ottobre 1953) una ifnpressionante inchiesta di Stetson Kennedy, a Le regole dell'etichetta nazista n, un: sagglo che lard parte di un'opera pia: ampia in torso di preparazione, che !sara intitolata a Introduzione ail'America razzi- ste a. L'articolo, che si apre col ri- tornello di una canzone popolare: (a Tutto dunque va bene - se hai la pelle bianca - se hat la pelle bruna - puoi anche stare attorno -Ma se hai la pelle Hera - torna indietro, torna indietro!), a la do- cumentata esposizione delle regole che governano le relazioni tra ame- ricans bianchi e negri, specie net territori dove vige la segregazione. Di tale articolo daremo presto un estratto ai nostri lettori. Abbiamo intanto voluto segnalarlo perche ci e venuto tra le mani proprio in que- sti giorni, cando it decimo. anni- versario del 16 ottobre 1943. . Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 - Signor maestro, ]a mamma vorrebbe sapere da lei 1'indirizzo di quel macellaio the nel problema di ieri vendeva la carne a 200 lire al chilo. L altro giorno la Cunegonda a venuta a trovarmi. Ha comin- ciato a bussare ai vetri della finestra e mi ha fatto ((ciao)) con la zampetta: segno the dovevo aprirle se non volevo pas- sar guai. E infatti obbedii sollecitamente e. con l'aiuto di Bri- ciola, la feci entrare nella stanza dello Zio Gib, in quel mo- mento assente e fortunatamente ignaro dell'invasione the ve- niva effettuata. La cosa piacque a Briciola, the era ben lieto di dare' grattacapi allo Zio Gib. Basta. La micia ha cominciato subito a solleticare it mio amor proprio e a dirmene di tutti i colors. e Amerigo qua... Amerigo la... ma the ti fanno fare?... come ti sei ridotto!... s. ecc. ecc. lo naturalmente ho cercato di darmi un contegno. per cui ad un certo punto ho allungato una zampata significativa a Briciola. the si divertiva un mondo a stuzzicare la gatta rac- contando un sacco di inesattezze sul mio conto. Alta Cune- gonda ho dichiarato con una certa solennita the it mio lavoro al giornale era piuttosto importante. the to Zio Gib non poteva fare a meno di me. e altre corbellerie del genere. Ma la Cunegonda non ci ha creduto. Evidentemente era sotto l'influenza di Briciola, it quale si a messo addirittura ad insinuare the io al Vicoletto avrei l'incarico strategico di vuotare i cestini e passare la lingua Sul francobolli. Natural- mente ho detto a Briciola quello the pensavo di lui. Basta. anche con quel moccioso dovrb liquidare la partita un gior- no 0 l'altro... Invano ho cercato di distogliere la gatta dalla delusione avuta per le parole di Briciola. Con molta boria mi ha vol- tato la schiena e si a diretta verso it cornicione. lieta di tor- narsene fra veri mici. La faccenda mi ha mortificato aiquan- to. Vi assicuro the presto qui al Vicoletto avverra quel ina- cello the covo dentro di me da molti mesi e the fino ad ora non ho provocato per riguardo alla distinzione dell'ambiente. Ma forse a prossimo ii momento di riparlarne. Ve to dice Amerigo SERENELLA DOTTORESSA MARIA TERESA TENTONI. - Non ti sccraggiare se questa volta non hai vinto. Molts so- no stati I solutori e la sorte non ti ha favorito. Concorri ancora. Vincerai. Ti saluto tan- to tanto. MARISA DELFRATI. - La tua letterina a bella, plena di arguzia e di graziosi pensieri. La poesia non a passata, tutta- via, perche non adatta per la nostra pagina. Scrivi ancora. hai una buona vena, e lo Zio Gib a Hero di to. Pensa the ieri, alla riunione, ti ha porta- to come esempio a quel pelan- drone di Tim, the non pub scrivere due righe senza dire un sacco di spropositi. Ancora brava! CECIIiA CARMIGLIA. - Le tue espressioni di increduiita non si addicono ad una bam- bina della tua eta. Metti in dubbio the it gatto Amerigo esista realmente. Dovresti ve- nire qui al a Vicoletto e, per cambiare parerel Esiste e co- me esiste! Ha un caratterino, poi, the non a davvero di zuc- chero. Pensa the un giorno ca- p itb. in redazione un tizlo, un giovincello tutto azzimato; manco a dirlo comincib a stuz- zicare Amerigo con frasi irri- verenti... Per farla corta suc- cesse questo: it gio`vincello. e- videntemente inesperto di gat- ti, dovette ricorrere alle cure di un medico a causa di un'un- ghiata sul viso the lascib it segno per alquanto tempo. Ciao, incredulona! LIDIA MILANESI. - 11 tuo a pezzo s e piaciuto. E' pieno di umorismo e di vivacita, ha detto lo Zio Gib. Contents? GIOVANNINO MINUTILLO - La tua soluzione a arrivata in ritardo. Ma non ti devi perdere di coraggio. Continua ad in- viarci le, soluzioni, sicuramente vincerai. Lo Zio Gib, intanto. per premiare la tua costanza e buona volontk, ha deciso di re- galarti un bel libro. Ciao, Gio- vannino. Scrivimi presto, ti mando un bacio. Mentre Legge, Serenella, le missive del lettort, ad un punto impallidisce, con git occht mezzo fuorl. a Vieni subito. stu male! Son la bimba tal dei tali; ?se non vieni to a curarmi, mi faranno I funerals... a. Corre tosto In bicicletta con un forte batticuore per I'amica sua ammalata di gravissimo malore. Le 1a?portato un lassativo per curarle la pancina... Presto, presto, corri. vola the t'aspetta la plecina! GUGLIELMO BONACCORSI. - Inviaci pure altre poesie. Studia come hai promesso alla mamma, vedrai, quante soddi- sfazioni ti dark lo studio. Eh, to so, I libri scolastici costano tanto, e quests a una cosa ve- ramente brutta! Ci sono molti bambini the non possono stu- diare perche la scuola costa troppo e it lord babbo a disoc- cupato. E' chiaro the ci sono speculators anche sull'istruzio- ne dei bambini! Ma a appunto per far cessare questo stato di cose the bisogna diventare i- struiti. Serenella Q~Di014:QD~~? - - ~Q~'Il"Il'II10II~4~OTt~1II;0~ Indorinello Se la tratti con i guanti. si nasconde, s7 la stringi ti mostra i pugni, - e se si vede scoperta ti mostra le unghie. E' arrivata, sale in fretta Serenella non caplsce.. per le scale, bussa e attende., - Come. Buhl. non staff male? - Ecco qua la medicina! E gia ?quella, access in viso, - Ma the diavolo ti prende? vuol buttarla per le scale. Chlaro: Buhl sta benone. Senza l'ombra dl nn difetto. Chi avrk fatto a Serenella quest'ignobile dispetto? Son gli autori dell'imbroglio Miro e Briciola. Che spasso! Per l'ingenua'medichessa se in ridono da basso. Avete indovinato? Fra tut- ti, coloro the ci invieranno is soluzione giusta. assegneremo 10 premi di lire quattrocento ciascuno Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 II babbo 'domanda a Bricio- la: - Dimmir un po', Briciola, da quale bestia si prende la pelle delle scarpe? - Dal bue. - Bravo! E quells per fare le cinghie? - Dal cinghiale, - rispon- de pronto Briciola. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 20.000 abbonamenti er a.32 pagine 1a ~ iez letc41e11 `,r ae6e CORWII ?0%j AU eye~yois5atm Pa y5Tenl fl1 a pos're e. oel ?OSra~il SE8VIi10 oil CONT~U^ zto.r:o.... rrentr cryvsA AMMIti15TRA del C,0(1?1 GO :. .l t?l,p.z: ae,; 1z10 - 1. 1 - Amma.rs..`oni, Correnti Postoli Ser.rizio dei pliibramentO ?: eseca ~G ~~ . C6'll coto di `?. 1 30323 y 1I. c: .Lfr.V .. ; :5101., 6 .n ._ 1130323 LAVORO b s.. c : n c?Ilo. 6 .&e? Ram Icj 30323 e Roma v. J:? ~ snl.w I,?LTaa1.Y 41 fMY Facsimile del modulo per I'abbona- mento a ? Lavoro u, the viene di- stribuito in questi giorni in decine di'migliaia di esemplari dovunque. r r r r , r r, r r r r r r, , r r r rr , , r r _ r~ 1 ~1 rr. , r ,r ,rr 1' , rr , r r , _? r r r r r r, r~r r II ,,,,. r r , r, r ,? 'r r, , r r, r 1 , Ir r r r r r .1 r , r r r r. r r. r r, r r., r r ?, r r ,? , ,r. _ 1 1. 1 11 r r r r r._ r , 111 ,. r r r r ?, , 1 r?r r r r , rr 1 r' r. ,,r r r r r rr r rr, r~ FOR ?,r r r _ ?r , r r _ r _ rr 1 / _ r r~ t r? r~ r r r r ,. r r~ r ,~ r r r r r r r r. , r. ,? M R. F. (Genova). - L'angina pecto- ris a una malattia dei vasi sanguigni del cuore. Il muscolo del cuore, come tutti gli altri tessuti del.l'organismo, ha bisogno per vivere e funzionare nor- malmente, di essere suf/Icientemente nu.trito con sostanze trasportate dal. sangue. Quando le. arterie del cuore (chiamate coronarie) sono alterate in modo da non consentire piu.- un nor- ina.le afflusso di sangue, si ha l'instau- rarsi di uno stato di sofferenza del muscolo cardiaco (chiamato miocardio) cite clinicamente si manifesta con un dolore in genere a tipo costrittivo net mezzo del petto, cite talora si irradia alla spallo sinistra e lungo it braccio dello stesso lato. It dolore a accompa- gnato da un senso di angoscia, di ti- more di morte e da sudore freddo. Go- stringe it nnalato,- per i pochi secondi the dura, alla assoluta intmobilitd. It- fatto cite it dolore insorga piit di frequente` durante uno' sforzo (cammi- nare, specie se contro vento, satire le scale, ecc.) si spiega cosi: it flusso di sangue, anche quando le arterie siano alterate, puo essere sufficiente alla nu- trizione del muscolo cardiaco finche esso lavora at minimo. Quando pero, durante to sforzo, la richiesta di la- voro at chore auntenta, allora it flusso di sangue fin. Ii bastevole, non poten- do adeguarsi, per to stato dei vasi, agli accresciuti bisogni (come avviene in- vece in condizioni normali) diviene insufficiente relativamente alle maggio- ri esigenze di nutrizione .del, muscolo. Si stabilisce cosi uno squil.ibrio fra ri- ch.iesta di sangue da parte del tessuto cardiaco ed it flusso sanguigno consen- tito dallo stato morboso: squilibrio cite - abbiam.o visto - e la causa del dolore La causa piii frequente dell'angina pectoris a costituita dalla a?rterio- sclerosi. Oltre alle cure cite yid sono state prescritte (trinitrina, tefamin) ho da consigliare solo una pratica semplice m.a utile e nemmeno spiacevoie: pren- di. un bicchierino di cognac at matti- no prima di uscire. Ii cognac, buon di- latatore dei vasi, a particolarntente in- dicato neila stagione fredda cite sta venendo, it freddo essendo at contrario un costrittore dei'vasi. M. L., Como. - Non devi spaven- tarti perche la reazione alla tuberco- lina eseguita at tuo bambino e risul- tata positiva. Quel piccolo rilievo ros- so ch.e'e comparso at punto dell'inie- zione non sta a dimostrare necessaria- m.ente l'esistenza di una nial.attia tu- bercolare in atto. Essa significa solo cite it bambino a di gib venuto a con- tatto con it bacillo tubercolare e per efjetto di questo contatto si a avuta una ntodificazione del suo modo di reagire all'infezione. Cio, ripeto, indi- pendentemente da uno stato di ma.lat- tia vero e proprio the puo esserci o no. Naturalmente a bene the to sottopon- ga it bambino ad un esante radiolo- gico del torace. Ti consiglio per questo di servirti di un dispensario antitu- bercolare delta tua cittd. L. E. B.. Bigarello (Mantova). - E' necessario the to specifichi meglio le cure cite Sono state finora praticate a. tuo figlio. Solo in questo modo mi sard possibile consigliarti direttamente o in- d.icarti l'Istituto di. cura piu adatto. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80S01540R004000010026-4 La "disciplina di fabbrica,, nei sanatori Ai contributi versati dai lavoratori per l'assicura- zione contro la tuberco- losi, deve far riscontro, in ogni momento in cui si vera it rischio, la conseguente prestazione curativa e assistenziale, giacche nessuno pub privare' un cittadino di un diritto derivante da un patto regolarinente sancito ed al quale it cittadino ha mantenu- to scrupolosamente fede. 0 1 di fuori di un ristretto am- biente di ammalati e di isti- tuti assistenziali, non sono molti a sapere quale sia in realty oggi la condizione.del lavoratore t.b.c. ricoverato e assisti- to in sanatorio, secondo le leggi vi- genti. In generale puo dirsi che nei suoi confronti viene esercitata una pressione disciplinare da padrone e dipendente. Proprio cosi: si tende a dimenticare che it lavoratore 'sala- riato assistito per malattia a un am- malato, it quale ha tutto it diritto di essere assistito nella pienezza del termine, senza limitazioni restrittive della sua personality, cos! come si fa verso qualsiasi ammalato la cui origine e condizione sociale gli con- sentano di pagare direttamente le prestazioni ricevute per qualsiasi cura o degenza. Quello stesso clima di oppressione che tanto spesso it padrone instau- ra nella fabbrica, attraverso le inti- midazioni, i soprusi, la a sorveglian- za a e la corruzione, gia valica i mu- ri della fabbrica e si spinge oltre i cancelli del sanatorio, nel quale to operaio non raramente finisce, e da dove egli usciry certamente meno- mato per tutta la vita. Si a arrivati cosi, all'assurdo delle ?_dimissioni per indiscipl.ina a. Riflettiamo. 0 si ammette che it lavoratore, dal momento stesso in cui cade ammalato, e cosi gravemen- te da dover essere ricoverato in sa- natorio - e un uomo al quale, ap- punto perche ammalato, non si pos- sono imputare eventuali intemperan- ze inerenti e connesse alla sua stes- sa menomata personality fisica, in- scindibile dalla personality emotiva; o si pretende invece che it malato di tubercolosi assistito per legge sia tin malato speciale contro it quale ad ogni occasione o pretesto, si pos- i ricoverati del Sanatorio di Vialba (Torino) furono costretti nel febbraio scorso a difendersi addirittura dalle cariche della Celere, chiamata dalla, direzione, per impedire che i malati si recassero dal Prefetto per rivendicare it sussidio postsanatoriale. Ecco i manifestanti a comizio fuori ii cancello del sanatorio, per protestare contro la Direzione. sa scatenare it rullo compressore del-le a dimissioni per indisciplina a e cioe, come le cronache spesso re- gistrano, della condanna a morte. Si vedano i recenti casi di uomini che, cacciati dai sanatori o per indisci- plina a si uccidono dopo aver vaga- to qua e la alla ricerca di un intro- vabile aiuto. Che vi siano uomini _pia o meno tranquilli a un aspetto della vita di tutti i giorni. Ma pre- tendere. che un uomo, proprio nel momento in cui si ammala ed entra in sanatorio, sia tranquillo, sia so- cialmente corretto (come magari non e stato nemmeno nella vita normale, ne gliene derivarono conseguenze spiacevoli) ecco qualcosa che va ol- tre it senso comune. Nella vita dei sani, come, e an- cor piu nella vita degli ammalati, esistono innumerevoli motivi di di- sagio, di sofferenza morale, che si traducono in. atti esteriori i quali vengono senz'altro considerati come scorretti o c indisciplinari a. E l'ope- raio cos! come quando a sano viene cacciato dalla fabbrica e per ir-di- sciplina a, quando a ammalato viene cacciato dal sanatorio o per indisci- plina a. Cacciato dalla fabbrica, forse fi- niry tubercolotico! cacciato dal sa- natorio finira col morire lentamen- te, se prima non mettera fine ai suoi giorno col suidicio. E non parliamo dei casi in cui, dietro la questione disciplinare, si cela addirittura la volonty di comprimere la coscienza del lavoratore ammalato, di impe- dirgli la libera espressione delle pro- prie opinioni pur nella breve cer-, chia dei compagni di sventura, di ostacolare la formazione ed it miglio- ramento della sua personality cultu- rale e sociale. . Ma quanti sono i casi in cui, die- tro la a questione disciplinare a, si nasconde l'ostilita ad ogni manife- stazione di democrazia nell'ambiente del sanatorio? Ostilita che malamen- te maschera it timore che desta in certe mentality la sola idea di una qualsiasi partecipazione della classe operaia al controllo di istituti e di enti che in fondo non sono che it frutto della sua stessa fatica e della sua stessa sofferenza. Si vuol considerare 1'ammalato di tubercolosi come se fosse isolato, nel vuoto, come se non vivesse in mez- zo ad altri uomini, i quali, anche se non sono ammalati, sono pure sem- pre soggetti a prendere atteggiamen- ti non sempre assolutamente irre- prensibili, anche senza volerlo. Non e sempre facile quindi scoprire le ra- dici delle controversie interne, a da dove e da chi e perche siano Nate. Esse pero finiscono col concludersi sempre e soltanto a danno del ma- lato: it piu debole anello della catena. Al quale, oltre tutto, manca anche una cola parvenza di difesa. Chi ac- cusa it malato di indisciplina, a an- che giudice della validity della sua stessa accusa e decide come organ sovrano sulla punizione che dovra colpire l'a indisciplinato a. E si trat- ta assai spesso di un lavoratore the ha pagato fior di contributi assicu- rativi contro la tubercolosi e che, pertanto, a portatore di un diritto inalienabile, e giuridicamente per- fetto, all'assistenza nel caso in cui cada ammalato. Nessuno ha it diritto di privare un cittadino di un diritto derivante da un patto regolarmente sancito ed al quale it cittadino ha mantenuto scrupolosamente fede. Ai contributi versati per l'assicurazione contro la tubercolosi, deve far riscontro, in ogni momento in cui si avvera it ri- schio, la conseguente prestazione cu- rativa e assistenziale. Se cos! non fosse, non avrebbe piu alcun senso qualsiasi forma contrattuale, e le stesse istituzioni del diritto civile ne verrebbero sovvertite. Eppure, la direzione sanatoriale, che rappresenta di fatto e di diritto la parte obbligata a fornire le pre- stazioni antitubercolari, si erge a giudice insindacabile contro l'altra parte contraente: it lavoratore assi- curato contro la tubercolosi, caduto ammalato. La Commissione Degenti, organo democratico rappresentativo di tutti gli ammalati di un dato sanatorio, e vista con ostilita e con sospetto da molti che hanno nelle loro mani le chiavi della vita sanatoriale. Eppu- re, la Commissione Degenti avrebbe modo di assolvere a compiti vera- mente preziosi: tra l'altro quello di acuire it senso di responsability di coloro che arrivano talvolta a cac- ciare dal sanatorio un uomo colpe- vole, alla fine, solo di essere amma- lato. Nei sanatori d'Italia it disagio e profondol per questa spada di Da- mocle che grava sul capo di ogni malato. Questo disagio si esprime per ora in una crescente denuncia del- 1'arbitrio c disciplinare a che colpi- see oggi questo e domani quell'am- malato. E' certo pero che a questa situazione va posto rimedio. La Carta Rivendicativa che 1'U- nione per la Lotta alla Tubercolosi (U.L.T.) diffonde attualmente in tutta Italia, indica con chiarezza due punti: it riconoscimento delle Com- missioni Degenti e la eliminazione delle e dimissioni per indisciplina a. . Attorno a questi due pilastri ri- vendicativi tutti gli ammalati, tutto it personale e le direzioni sanato- riali stesse dovrebbero trovare un terreno d'incontro nel reciproco e comune interesse: it miglioramento e l'elevazione morale e materiale della vita sanatoriale. Giuseppe Zanarini Segretario generale deliU.L.T. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80S01540R004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 11 on questa sua terza edizio- ne, svoltasi domenica a Firenze, la Rassegna spor- tiva femminile organizza- ta- dall'Unione Italiana Sport Po- polare e dall'U.D.I. a entrata nel- la tradizione delle grandi manife- stazioni dello sport italiano. E ce n'era bisogno. Non esageriamo se diciamo che la Rassegna costitui- sce oggi it punto cli riferimento piil valido per fare i conti con un problema annoso : lo sviluppo di massa dello sport fra le donne. Ognuno sa quante difficolta si frappongonb alla soluzione di que- sto problema : scarsezza di impian- ti che si fa acuta proprio negli sport pin adatti alle donne; man canza di tecnici e allenatori spe- -cializzati; disinteresse quasi totale da parte degli organismi ufficiali. Crediamo che, una volta per sem- pre, i rappresentanti della. federa- zione di atletica leggera, di palla- volo, di pallacanestro che erano presenti a Firenze si siano convinti come, appoggiandosi sull'attivita e sull'esperienza dell'U.I.S.P., sia possibile finalmente fare un gran- de lavoro per chiamare alla prati- ca: attiva dello sport migliaia e mi- gliaia di ragazze. ? . . Potenziare lo sport femminile in Italia significa potenziare lo sport, in generale, metterci in condizio- ni, in - un avvenire non lontano; di poter gareggiare da:pari a pari con le ragazze tedesche, olandesi, scandinave e.di reggere it confron- to alla meno peggio anche con quelle dei Paesi dell'Oriente Eu- ropeo, che Sono all'avanguardia in tutto it mondo. E bisogna essere grati all' U.I.S.P. e all'U.D.I. che hanno indicato la via giusta, con questa Rassegna, la quale ha vi- sto allinearsi in gare combattute ragazze di quasi tutte le regioni d'Italia. Stupiva soprattutto, d9menica mattina all'apertura delle gare, quello spirito di allegria e di entu- siasmo diffuso tra le atlete, che si comunicava alla folla accorsa nu- merosa nel vecchio cameo degli Assi, che si insinuava perfino tra i -giudici,di gara, di solito cos! au- steri e compassati con i loro cro- nometri e' le loro corde metrate. Allegria ed entusiasmo di ritrovar- si insieme, in tante ragazze di Ta- ranto e di Trieste, di Genova e di Milano, di Roma e di Bologna, di Pisa e di La Spezia... Abbiamo vista bellissime ragaz- ze : erano operaie, impiegate,. com- messe, studentesse, unite insieme dalla passione per lo sport e dalla voglia di trascorrere, in una citta stupenda, tra un pubblico di amici, una giornata di festa. Bellissime ragazze, abbiamo detto : erano bel- le quelle del pattinaggio e quelle dell'atletica, quelle della pallavo- lo e quelle dei balletti. La'smentita pin chiara ed evidehte a coloro che - sulla base di un vecchio e logoro luogo comune - credono che le ragazze sportive debbano essere necessariamente s mascoli- nizzate ?, perdere la ? femmini- lita ?. I premi messi in palio non, solo dall'U.I.S.P., dall'U.D.I., ' d a 11 a C.G.I.L. e dalla Lega delle Coope- . 1'U.D.L, dal senatore Pastore, dal vice-Presidente e dal Segretario dell'U.I.S.P. Anche la CGIL aveva mandato premi. It grande successo delta terza Rassegna sportiva femminile dimostra che potenzia- rie to sport femminile net nostro Paese significa potenziare to sport in generale. rative, ma anche dal . Presidente della Repubblica. e dal Presidente del Senato (particolarmente gradi- ti) Sono stati vinti da ragazze ag- graziate e simpatiche, ricche di .vi- tality e di entusiasmo, felici di es- sere, per un giorno almeno, alla ribalta dello sport nazionale. Qualche osservazione sui risulta- ti tecnici: ce >}'e uno che fa spicco, quello del salto in alto. L'ha otte- nuto un'operaia tessile di Pisa, di 21 anno, la Giardi, che ha saltato m. 1,47. E' un limite che potrebbe far testo anche in un campionato nazionale assoluto. La Giardi e u- na bella atleta, a giovane, e potra fare molto di pin, allenata com'e da un tecnico serio, 1'ex-ostacblista di fama nazionale Facchini. Una altra ragazza di Pisa, la Pierocchi, ha vinto gli 80 metri in 11 secondi e 2 decimi : un tempo discreto. An- cora la Giardi si a aggiudicato it salto in lungo con m. 4,21: non e. una misura eccezionale ma biso- gna tener conto dello stato della pedana, poco elastica. La Giardi ha mezzi e volonta per poter far meglio anche in questa altra spe- ciality. Il quadro dell'atletica leg- gera a completato dal peso e dai 200 metri. La prima .gara a stata vinta dalla Curti di Reggio Emi- lia; la seconda da una tarantina, la Caputo. Disputatissimo it torneo di pal- lacanestro : in finale Sono enttate he squadre di Trieste, di Roma, di Genova e di Torino. La finalissi- ma a stata disutata dalle rappre- sentative di Trieste e di Roma ed e stata vinta in bello stile dalle triestine. Sono i frutti di una tra- dizione che a Trieste a gia un dato acquisito, da vari anni. Le romane 21 hanno invece vinto la pallavolo. Dominio delle bolognesi nel patti- naggio a rotelle : a Bologna le ra- gazze che fanno it pattinaggio sono molte e lo fahno -gia da qualche anno. Anche qui 1'esperienza ha dato i suoi buoni frutti: Dando uno sguardo a questi ri- sultati c'e una cosa da rilevare : che spesse volte nei piccoli centri si fa di pin che nelle grandi citta. E' un fatto che Torino, Milano, Ge- nova, Firenze, Napoli non hanno portato rappresentative tecnica- mente solide. Secondo not a in di- rezione di queste grandi citta - ove un minimo di impianti esiste e ove ci sono anche tecnici di una certa esperienza - the bisogna mobilitare gli sforzi Non vi a dubbio che l'U.I.S.P. e l'U.D.I. trarranno dall'esperienza di Firenze la lezione migliore : si tratta in primo luogo di rendere permanente l'attivita. sportiva del- le ragazze ovunque a possibile, e soprattutto in quei luoghi che han= no gia ottenuto risultati soddisfa- centi in breve tempo : Pisa, Ta- ranto, Spezia e altre. E in secondo luogo di promuovere un lavoro pin ampio, e pin in profondita, ? nei grossi centri. Se cio avverra c'e it caso che i risultati della Rassegna , sportiva femminile dell'anno prossimo, ol- tre che segnare un successo di par- tecipazione ed essere una bellissi- ma festa delle ragazze italiane, su- -peri anche sul piano tecnico le ma- nifestazioni promosse dagli organi ufficiali del nostro sport. E comun- que, dia un contributo determinan- te, insostituibile alla creazione di un atletismo femminile di cui sen- tiamo tanto la mancanza nelle competizioni internazionali. Giovanni Bertolini Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 19 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 L'ARIA FAMIGLIARE DI MOSCA (Continua dalla pag. 13) tosto complesso. Mi limiterb a di- re'che, nello spazio di pochi me- tre quadrati, c'erano asiatici, a- fricani, europei e sudamericani. Le cameriere, che in un alber- go sovietico sono generalmente piu numerose dei camerieri, era- no tutte motto carine ed eleganti con i loro grembiuli e le loro cuf- fiette blanche. Ma disgraziata- mente non capivano una parola di italiano. Impossibile , fare 1o- ro compliments, dunque, e ai miei tentativi rispondevano, con un dolce sorriso, un invariabile ((pasalsta)) che in russo signifi- ca, secondo me, quasi tutto: e grazie a, a prego a, a si accomo- di n, a scusia, a avanti a, a un mo- mentino a, a buon appetito a, o al desso vedo ) , a passi prima lei)), ((6 ora di andare a dormire n, eccetera eccetera. Al piano terreno del National ci sono altri locali che a quanto pare sono preferiti dai moscovi- ti autentici. C'e un bar, e due ristoranti. Nei ristoranti a im- -mancabile l'orchestrina con una donna e un uomo che cantano at microfono canzoni popolari rus- se ma anche tanghi e valzer e languidi slow. Anche at National quella sera funzionava l'orche- strina con relativi cantanti. Mol- ts tavoli da una parte e dall'al- tra del salone, con uno spazio rettangolare vuoto, net mezzo: piccoli tavoli per due o at mas- simo tre commensali. Notai mol- te coppiette: belle ragazze ben vestite, quasi sempre in abito scuro gli uomini. Tra una por- tata e l'altra le coppie ballava- no. Non dico che ballavano be- ne? ma ci mettevano motto impe- gno. Dopo dieci minuti che ero li, e fu la cosa che pill mi colpi - sentii a Parlami d'amore Ma- riil a cantata in italiano. Ballai anch'io con una' esile ragazza bionda: poi it ristorante fu invaso da un mucchio di gen- te, compassata, ma decisa a mangiare alla svelta e ballare. It 'piu celebre teatro di Mosca, it Bolscioi, e a due passi e la gente n'era uscita poco prima: molts preferivano finir la sera- ta fuori. Uscii e, violando una decina di volte le regole del traf- fico sotto to sguardo paterno di due vigili che si industriarono gentimente di illustrarmele, ar- rivai sulla Piazza Rossa. Era mezzanotte in punto: proprio in. gvel momento c'era it cambUo di una muta alla guardia del Mausoleo. Una piccola folla sta- va, silenziosa e raccolta, intorno at monumento. Due uomini in di- visa presero it ? Toro posto da- vanti alla porta socchiusa del Mausoleo. Quella porta socchiusa produce una forte emozione: ti aspetti di trovarti di fronte a un gelido inonumento, a una tombs, e invece ti trovi come davanti alla dimora di due uomini vivi c la gente attorno ti sembra in attesa -che quei due escano - da un momento all'altro e che si possa salutarli. I comandi sono secchi e precisi, ma pronunciati sottovoce. I due uomini che mon- tano la guardia rimangono im- mobile come statue, come se di- ventassero anch'essi parte inte- grante. di marmo. del Mausoleo. Gianluigi Bragantin lettere al direttore ' Incomprensioni da superare alla "Civelli ? di Firenze Caro Lavoro, voglio metterti at corrente d'una par- ticolare situazione venutasi a creare net nostro stabilimento, la a Civelli n. Esiste 'da not una Cassa Mutua Inter- na, sorta con to scopo di assistere i colleghi in caso di malattia o infortu- nio. Ti preciso che i lavoratori sono tutti iscritti alla CGIL, tranne tre che aderiscono alla CISL. Tutto a andato bene fino at gennaio del '50, all'epoca dell'eccidio di Modena. Alto sciopero di protesta non aderirono due operai ci- slini. Nacque cosi in alcuni operai del rancore, che provocd, maigrado l'oppo-, sizione mia e di altri, la divisione Bel- la Cassa Mutua in due tronconi. Sei mesa fa, aile mani/estazioni di prote- sta contro la Legge-trufa non parteci- parono cinque lavoratori. Altri litigi, at- tre proposte di espulsione dalla Cassa Mutua, altri tentativi miei e di altri per evitare it peggio. Infine a stato cam- btato to statuto delta Mutua, con l'in- troduzione d'una formula che, per quanto vaga, metteva i 5 suddetti net- la pratica impossibilitd di aderirvi. Conseguenza: volendo escludere 5 la- voratori, hanno finito cot restarne /uo- ri 14, seccati delta confusion che si stava /acendo: e cioe oltre un terzo delle maestranze. Non ti sembra che tutto cid non sia con/orme alla lines indicata dalla CGIL? ' Sergio Paoli Firenze A bbiamo riportato quests letters, per- che siamo convinti che 1 lavoratori abbiano tutto da guadagnare a discu- tere liberamente e pubblicamente i 1o- ro problemi. anche quando si tratta dl situazioni incresciose come quells de- terminatasi ally a Civelli s di Firenze. E' molto difficile giudicare a distanza su problemi cosi delicati. perche si ri- schia di non avere a disposizione tut- ti i .termini della questione. Tuttavia una cosy pus esser detta in . nea ge- nerale, con assoluta tranquillitA, ed e quests: se un lavoratore. per scarsa coscienza o scarsa preparazione, abban- dona ii campo nel momento delta lot- ta, non bisogna rompere con lui. non bisogna approfondire it solco; anzf, bi- sogna fare di tutto per recuperarlo, pec chiarirgli ii suo errore. per dimostrar- gli the a andato contro i propri inte- ressi- c contro is solidarietA cos suoi compagni di lavoro, e che ha fatto in- vece gll interessi dei suoi padroni. Le Mutue aziendali, i circoli ricreativi, cul- turali, sportivi e altr] organismi asso- ciative e assistenziall del genere, sono terreni ideal) per ritrovare - sia pure nelle forme pfd elementari - 1'unitA tra tutte le maestranze, di qualslasi tendenza.esse siano. Cia non dovrebbc essere difficile alla a Civelli s, dove la stragrande maggioranza dei lavoratorl aderisce giA alla CGIL. L'essenziale e ricordarsi sempre dell'insegnamento di Giuseppe Di Vittorio: a Non ci sono ne- mici nella classe operaial >'. Un ferroviere campione di ciclismo Caro Lavoro, ti mando una foto del corridors Giancarlo Campedelli, che ha conqui- stato it titolo di campione nazionale ferroviere. E' nato net '33 a Verona. ed a responsabile del CDS di quella Camera, del Lavoro. Ha coito to prince alermazioni ciclistiche net '51, e da allora ha gid collezionato ben 20 vit- torie, di cut 16 con distacchi varianti da 1' a 9'. Vincendo quest'anno it Gran Premio Serse Coppi a Ravenna, con 5'22" di distacco Sul secondo, Giancar- lo Campedelli si a aggiudicata la ma- glia tricolore dei dilettanti ferrovieri ed ha vinto it tro/eo Lavoro. L'anno prossimo it neo-campione intende pro- seguire la sus attivitd sportiva nelle file dell'UISP. violano -le leggi che regolano i rap- porti tra capitale e iavoro. Infatti, it secondo comma dell'art. 2097 del vi- gente Codice Civile stabilisce: ((Se la prestazione di iavoro continua dopo la scadenza del termine, a non risulta una contraria volontd delle parti, it contrat- to si considera a tempo indeternnina- to >>. Occorre dunque che i lavoratori, le Commissioni interne. i collettori. gli attivistl sindacall, lottino con energia contro questo stato dl rose. (Giuseppe Galliano, delta C.d.L. di Torino). Che fine hanno fatto semprey nuoaisuccessi" gli impianti delta ex GIL? Giancarlo Campedelli, it giovane cam- pione ferroviere della citta di Verona. Insidie e pericoli dei contratti a termine Caro Lavoro, , assunzioni a contratti a a termine >1 si vanno moltiplicando. Sono legali, quests contratti? Quali pericoli na- scondono? ' Felice Pettenati Torino I contratti e le assunzioni a termine sono it mezzo pfd comune a messo in atto su pfd vasta Scala dal padro- nato per aggirare gli ostacoli frappo- sti dai lavoratori al dilagare del licen- ziamenti arbitrarl. Inoltre, i lavorato- ri assunti con contratto a termine so- no sottoposti di continuo site forme pfd inumane di sfruttamento; senten- dosi sempre pendere sul capo la Spa- da di Damocle del licenziamento, essi devono subire le prepotenze padronali ed evitano spesso di prendere parte at- tiva ally vita sindacale. Essi cosi son tenuti lontani dalla discussione dei To- ro problemi, e sib rallenta to sviluppo delta loro coscienza di classe e danneg- gla 1'unitA tra le raestranze Bella fab- brica. Questi lavoratori si vedono pre- giudicata la possibilitA di ricoprire ca- riche sindacali, in quanto non raggiun- gono mat un periodo di anzianitA tale da poter essere inclusi nella Commis- sione interne. Anche da un punto di vista economico. it fatto di non arri- vare mat a maturare 1'anzianita, arre- ca danni gravissimi. I padroni tendo- no a creare una massa d] manovra sem- pre pfd numerosa, da contrapporre agli altri lavoratori per aumentare i pro- fitti e per minare ]'units; delta classe operaia. Per di pits. facendo questo, essi Caro Lavoro, siamo un gruppo di giovani sporti- vi, che per soddisfare la loro pa?ssione per to sport (atletica, pugilato, lotto) sono costretti a spendere piu soidi di quanto a nell.e loro possibititd. Discor- rendo Ira nos, una di queste sere, Si venne a parlare di palestre e dei cam- pi di proprietd delta ex GIL, ch.e ora non vengono certo utilizzati come po- trebbero, a vantaggio di tanti giovani come noi. Vorremmo dunque saperc qual'e attualmen.te la situazione del patrimonio sportivo ex GIL. Un gruppo di giovani sportivi (Bologna) Risposta dl CARLO MARCUCCI Gil impianti sportivi dells ex GIL consistono in un complesso di 340 pa- lestre e 58 campi sportivi ' i prime del quali risalgono at 1922-23, presi sotto controllo all'epoca della fondazione del- 1'ONB e finite insieme ail'ONB stessa nella OIL at tempo dl Starace. Net 1943, sciolte le organizzazioni fa- sciste, tali bens furono trasferiti, insle- me a tutte le altre attivitA e passivity dells ex GIL, at Ministero dells Guer- ra e dell'Educazione Nazionale del tem- po. Nell'anno successivo fu-creato, per decreto governativo. un Commissariato dells Gioventd Italians con 1'incarico di a predisporre, d'intesa con i Mini- stri delta Guerra e dell'Educazione Na- zionale clie designano ciascuno un pro- prio rappresentante per assisterlo, it piano di ripartizione dei,cam.pitia'. Il 18 agosto 1944, circa tre mesa do- po, un nuovo decreto interministeriale riaffermava che: a ...essendo stati de- voluti ai Ministeri delta Guerra ,' Bel- la Pubblica Istruzione, a seconda del- ta rispettiva com.petenza, i compill a lc attivitd di pertinenza del soppressu cu- te GIL, occorre procedere alla riparti- zion.e dei relative beni a. - Net 1953, vale a dire 10 anni dopo f'emanazione del decreto governativo, it Commissariato della G.I. a tuttora in piedi, non ha predisposto alcun piano per is ripartizione dei bent ex GIL, iii, tanto meno ha cercato di trovare qual- che soluzione per assolvere 1'incarico che gli era stato affidato. Sorvolando sui tentativi . fatti per gravare i beni ex-GIL di ipoteca, men- tre la legge promulgata da Badoglio it 2 agosto 1943 vieta ogni alienazioi a dei beni patrimoniali. diremo che un ul= timo tentatlvo medlante un progetto di legge a stato fatto da un gruppo di deputati dell'Azione Cattolica, it 6 di- cembre 1952, allo scopo di costituire un vero a proprio '9ccaparramento detili impianti sportivi con la costituzionc di una a Opera Nazionale per is Gio- ventii s ente che dovrebbe avere le ca- ratteristiche di una specie dl Ministe- ro. con le presidenze. direzfoni e con- sigli centralf simili a quelli della de- funta GIL, con l'aggravante del carat- tere esciusivamente confessionale. Ventimila lavoratori mantovani si sono affollati domenica 11 compagno Fernando Santi, segretario delta CGIL. recce scorsa a piazza Gordello per ascoltare ]a parola di Giu- 1'estremo saluto dei lavoratori sulle bare dei Cinque edili seppe Di Vittorio. A Mantova a stato largamente superato periti net gravissimo incidente sul iavoro avvenuto a Mo- l'obiettivo posto nella sottoscrizione a favore della CGIL. I dena it 3 ottobre scorso. Ai funerali delle vittime hanno braccianti hanno offerto a Di Vittorio un ritratto della madre assistito piu di 80 mila modenesi cittadinj a lavoratori. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 Una giovinetta del Congo bel- ga. Al terzo Congresso sinda- cale mondiale the ha luogo in questi giorni a Vienna, 750 delegati di oltre cento paesi dells terra, rappresentanti del lavoratori di tutti i conti- nenti e di tutte le razze, di- scutono delle rivendicazioni, delle lotte, delle aspirazioni e degli interessi di tutti i po- poll del mbndo. It ministro della giustizia dell'Unione sud africana, Stuart - e stato denunciato al Congresso - inaugurando la prima pri- gione agricola dello Stato, ha dichiarato testualmente the le prigioni sono un simbolo di civilt$ s. Infatti dopo po- chi giorni oltre 83.000 lavora- tori sudafricani vennero arre- stati per lievissimi reati. E polchc le leggi di quel paese consentono the i prigionieri siano impiegati in lavori agri- co11 per pochi centesimi di paga, nelle settimane succes- sive ii valore delle terre tutte attorno la prigione balzb di colpo ad un altissimo livello. Per it signor ministro sud- africano is civilt$ ha eviden- temente un solo nome: pro- fitti. Ma i popoli colonials e semicoloniali at sveglsano fl- nalmente e lottano per Is propria emancipazione, come dimostrano le appassionate discussions di questi giorni at Congresso di Vienna. Gil umci di corrispondenza di LAVORO si trovano presso tnt- te le organizzazioni sindacali, Camere del Lavoro, Sindaca- ti, Leghe, Comitati Sindagali e Centri dltfnsione stampa. Corrispondenti esters presso It Centrall Sindacai3 nazionall in tutti I paesi del mondo. Direttore Responsabile GIANNI TOTI Redattore Capo MONDINO POMPA Redazione e Amministrazione: Roma, Via Lucullo 6 - Tele- fons 45.973 - 471.531-2-3 - Un numero L. 40 - Abbonamenti: annuo L. 1.800 - Semestrale L. 900 - Trimestrale L. 450 - Sostenitore L. 5000 - Arretra- ti ed estero, ii doppio - Pub- bliciti (per ognl mm. di co- lonna): commerclale L. 200 - Spedizione in abbonamento postale - Gruppo II - Stam- patore: De Agostini - Novara. per ogni battuta 500 lire IL FIGLIO DELL'INDUSTRIALE: - Papa a vero quel the ml hanno insegnato a scuola the l'unione fa In forza? - E non dice the non abbiamo preso serf prov- vedimenti per impedire gii attacchi alla Iiberta di stampa.... (Cip - Roma) WAADC - Eh si, con questi governi the si succedono solo le bilance continuano ad avere due piatti al giorno... (Scrobogna - Torino) Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 - Coss: quando licenzio. gli ope- rai non diranno pin the sono sen- za cuore... (Pipe - La Spezia)' Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA- . . I i ? 1. 1 IN ? 1 . S . -OWN 11 WY- MS OK &-1Mi;W4 IM. Declassified and Approved For Release 2012/06/07: CIA-RDP80SO154OR004000010026-4 --